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Slovenia: tre referendum approvano provvedimenti governo

Su media, numero ministri e riforma assistenza. Bocciato Jansa

28 novembre, 13:23

(ANSAmed) - LUBIANA, 28 NOV - Nei tre referendum tenuti ieri in Slovenia gli elettori, nonostante una bassa affluenza alle urne, hanno votato in maggioranza a favore dei provvedimenti varati dal governo, contro i quali si era schierato il Partito democratico sloveno (Sds, conservatore), principale forza di opposizione guidata dall'ex premier Janez Jansa, promotore delle consultazioni.

Il quorum per affossare le leggi portate avanti dall'attuale maggioranza sulle modifiche alla televisione pubblica, sulla riforma dell'assistenza per gli anziani e sulla modifica del numero dei ministeri, era fissato poco oltre la soglia di 338 mila votanti - un quinto del totale degli elettori - ma in nessuno dei tre casi è stata raggiunta la quota necessaria.

In generale l'affluenza è stata comunque bassa, pari al 41,65% degli aventi diritto, sia per la relativa complessità dei quesiti, sia perché si è trattato della terza domenica consecutiva nella quale i cittadini sono stati chiamati alle urne, dopo il ballottaggio presidenziale del 13 novembre e le elezioni amministrative di domenica scorsa, che si chiuderanno anch'esse con i ballottaggi il 4 dicembre.

Il primo ministro, Robert Golob, ha commentato a caldo che l'esito dei referendum invia "un chiaro messaggio alla politica che non è stata eletta per ostacolare il lavoro dello Stato, ma per lavorare a beneficio dei cittadini". La bocciatura dei tre quesiti ha invece creato qualche attrito all'interno del campo conservatore, con uno scambio di accuse fra Janša, leader dell'Sds, e il presidente del partito di ispirazione cattolica Nuova Slovenia (NSi), Matej Tonin. I due si sono scontrati su Twitter, con Tonin che ha accusato Janša di polarizzare il dibattito pubblico e quindi anche il discorso politico, senza ottenere alcun risultato, dal momento che per il centrodestra - ha osservatoTonin - si tratta della terza sconfitta in un anno dopo le elezioni parlamentari di aprile e quelle presidenziali.

Sempre sui social, Janša ha detto che se NSi scegliesse di uscire dall'ambiguità, in riferimento a una posizione troppo accomodante con il governo, ne guadagnerebbe tutto il centrodestra. (ANSAmed).

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