La dichiarazione fa sì che il quadro — un Ecce Homo inizialmente messo in vendita con base d'asta di 1.500 euro, e poi dichiarato cautelarmente "non esportabile" dal Ministero della Cultura spagnolo, una volta emersa l'ipotesi che fosse un Caravaggio — debba definitivamente rimanere in Spagna: inoltre, nel caso in cui i proprietari (appartenenti a una famiglia madrilena) decidano di venderlo, lo Stato avrà diritto di precedenza per formulare un'eventuale offerta.
La regione di Madrid considera che il dipinto, intitolato "La Coronación de Espinas" e inizialmente attribuito al circolo di José de Ribera (secolo XVII), rappresenti "un esempio di eccellenza e maestria pittorica del primo naturalismo italiano, che esercitò una grande influenza sulla Scuola pittorica madrilena del XVII secolo". Il "valore rilevante" dell'opera viene riconosciuto "a prescindere da chi sia l'autore": per confermare che si tratta veramente di un Caravaggio, spiega la nota del governo madrileno, sono necessarie "analisi di diversa natura". Comunque sia, aggiunge il comunicato, "le informazioni sul dipinto venute alla luce negli ultimi mesi e studi sviluppati da esperti rafforzano la tesi" secondo la quale "la paternità" dello stesso è di Caravaggio.(ANSAmed).