Abbiamo visto quanto abbiamo lavorato bene insieme. E' un pilastro dell'Europa". Così la segretaria di Stato francese agli Affari europei, Laurence Boone, ha commentato le dimissioni di Mario Draghi in un'intervista a radio France Inter.
Draghi si è recato stamani dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Palazzo del Quirinale e, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri al Senato, ha reiterato le dimissioni sue e del governo da lui presieduto.
Mattarella ne ha preso atto ed ha stabilito che il governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti.
Per Boone, ex capo economista dell'Ocse passata da qualche settimana nel governo francese, ora si apre "un periodo di incertezza e i periodi di incertezza non rendono mai tranquilli". "Ma - ha affermato - vi ricordo che durante il Covid-19, che è stato anche un periodo di grande incertezza, abbiamo saputo fare un debito comune (con il piano di rilancio #NextGeneratioEu, ndr) e questo fornisce all'Unione europea una base molto forte. Un indebitamento comune e solidale che ha permesso di aiutare i Paesi più colpiti".
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In particolare, viene messa in luce la preoccupazione in ambito europeo per possibili ripercussioni sulla stabilità dell'Ue in un momento delicato. Quella di ieri è stata "una brutta giornata per l'Europa", scrive ad esempio, in un pezzo d'opinione, il direttore de La Vanguardia Jordi Juan, affermando che la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia di Silvio Berlusconi "hanno preferito abbandonare Draghi a continuare a governare con i grillini". Su El País, l'analista Andrea Rizzi parla di "un nuovo incendio nell'infernale estate dell'Ue" e del rischio per l'Italia di "addentrarsi in una selva oscura" dopo la "miccia" accesa in Parlamento dal "populista" Movimento 5 stelle. "Con Draghi fuori dai giochi, l'Europa perde un solido punto di riferimento grazie all'irrazionalità di un populismo fuori fase", afferma l'editoriale del quotidiano conservatore Abc.(ANSAmed).