Le premesse per un'accettazione del piano proposto dal Paese nordafricano ci sono tutte, visto anche il sostegno internazionale alla Tunisia di questi ultimi tempi e del resto, in una missiva indirizzata al premier tunisino Hichem Mechichi, la stessa direttrice dell'Fmi, Kristalina Georgieva "assicura che l'Fmi rimarrà un partner affidabile per la Tunisia".
"Concordo con voi - puntualizza la Georgieva - che il programma dovrà raggiungere un duplice obiettivo: stabilizzare l'economia nell'immediato futuro e raggiungere una crescita sostenibile, rispettosa dell'economia ambiente e ricco di posti di lavoro a medio termine. Per quanto riguarda le riforme, concordo con voi anche sul fatto che è fondamentale affrontare con decisione il problema della sostenibilità delle finanze pubbliche e del debito, attuare riforme ambiziose delle imprese pubbliche, dei salari della pubblica amministrazione e dei sussidi energetici, nonché clima imprenditoriale, stabilità del settore finanziario e inclusione finanziaria, protezione sociale e governance".
L' Fmi ha inoltre accolto con favore il fatto che le riforme prioritarie per la Tunisia siano state oggetto di un dialogo tra il governo, le parti sociali e le parti internazionali. "Per garantire una ripresa vigorosa, è fondamentale basarsi su un programma di riforme che sarà il prodotto di questo dialogo e affrontare le principali vulnerabilità e sfide nel paese", ha aggiunto Georgieva. L' Fmi ha dichiarato di aver incaricato il suo team di avviare colloqui tecnici con le autorità tunisine al ricevimento del programma di riforma a seguito di una richiesta formale del governo tunisino del 19 aprile scorso. (ANSA).