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Wwf e Aao:Tunisia,più severa contro pesca specie protette

29 aprile, 12:58

(ANSAmed) - TUNISI, 29 APR - ll World Wide Fund for Nature (Wwf) Nord Africa e l'associazione tunisina "Les Amis des Oiseaux" (Aao/ BirdLife in Tunisia) hanno invitato le competenti autorità tunisine "ad essere più vigili per quanto riguarda la violazione delle leggi nazionali e degli impegni internazionali della Tunisia in termini di protezione delle specie vietate dalla pesca". In una nota congiunta le due organizzazioni denunciano infatti che "nonostante una circolare diffusa lo scorso anno dalla Direzione generale della pesca e dell'acquacoltura (Dgpa), che indica chiaramente il divieto di pesca di diverse specie di squali e razze in Tunisia, l'avvio del processo di aggiornamento della legge tunisina sulla pesca e la sforzi di diversi attori nazionali e internazionali per una migliore gestione e conservazione delle risorse ittiche, si notano ancora diversi casi di cattura di specie in via di estinzione nei porti tunisini". Ultimo episodio, al porto di Zarzis domenica 18 aprile, dove sono stati notati fatti sbarcare da peschereccio una dozzina di pesci chitarra e squali grigi di barriera. "Queste specie svolgono un ruolo importante nell'equilibrio degli ecosistemi marini e meritano uno status di protezione tunisino equivalente allo status di protezione internazionale", scrivono le due associazioni nella nota. Al fine di sostenere gli sforzi della Tunisia, in particolare quelli del ministero della Pesca, il Wwf Nord Africa (Wwf Tunisia) e l'Associazione "Les Amis des Oiseaux" (Aao), nonché i loro partner regionali e nazionali, si impegnano attraverso i loro programmi, per contribuire alla sensibilizzazione dei pescatori sulle attuali revisioni dei testi di leggi relativi all'esercizio della pesca, in particolare quelle concernenti le catture accidentali di specie vulnerabili e delle specie vietate alla pesca. Al contempo Wwf e Aao offrono il loro sostegno, attraverso il rafforzamento delle loro capacità, ai vari lavoratori della pesca, in particolare ai guardia pesca e ai pescatori, conclude il comunicato. (ANSAmed).

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