Mechichi ha osservato che, oltre ad adottare un approccio multidimensionale con i suoi vari partner europei, la Tunisia ha preso in considerazione gli aspetti di sicurezza della migrazione legale, coordinata e organizzata, nonché le dimensioni relative alla formazione professionale e al rafforzamento della solidarietà tra i Paesi di regione, affermando che la Tunisia è impegnata nell'attuazione di una strategia globale volta a ridurre gradualmente questo fenomeno.
"La migrazione non dovrebbe essere considerata una minaccia permanente, ma piuttosto un fattore di sviluppo economico, sociale e culturale, nonché un fattore di riavvicinamento tra i popoli", ha aggiunto Mechichi, sottolineando la necessità di continuare il Dialogo 5 + 5 avviato a livello dei Paesi delle due sponde del Mediterraneo affinché continui a fungere da piattaforma di riflessione per trovare soluzioni adeguate a questo problema in tutti le sue componenti, sicure, economiche, sociali e culturali. (ANSA).