"Chi parla di road map, riferendosi alle parole di alcune parti straniere, non ha che da cercare nei libri di geografia.
La mia unica tabella di marcia si rifà a quella tracciata dal popolo tunisino", ha puntualizzato Saied, che il 25 luglio scorso applicando l'art. 80 della Costituzione ha licenziato il premier e sospeso il Parlamento per 30 giorni, revocando l'immunità ai deputati. Il presidente tunisino ha aggiunto che, contrariamente a quanto alcuni sostengono, le sue decisioni sono indipendenti. "Prendo le mie decisioni, da solo, secondo le mie convinzioni e non per servire gli interessi di nessuno, come vogliono far intendere alcuni. Non accetto alcuna interferenza e rispondo solo alle aspirazioni dei tunisini. Le mie decisioni seguono solo il percorso che ho tracciato sin dalle elezioni, e molto prima". Saied ha anche affrontato il tema della giustizia, sottolineando che le sue decisioni non interferiscono con il corso della giustizia, però resta necessario "processare chi ha derubato i tunisini". Saied ha assicurato "che non si tornerà indietro e che non risponderà a nessuna pressione" e ribadito che la giustizia farà il suo corso e che la legge sarà applicata a tutti. (ANSA).