TUNISI - "Vogliamo una partecipazione reale e ampia per realizzare un vero dibattito con opinioni opposte, al fine di raggiungere un accordo nazionale, frutto di un consenso dei tunisini". Lo ha detto ieri alla tv di Stato il segretario generale del potente sindacato tunisino Ugtt, Noureddine Taboubi, al termine di un incontro con una delegazione della Commissione esteri del Parlamento europeo in visita nel Paese nordafricano. Il riferimento è il "dialogo nazionale" in via di definizione, di cui il presidente Kais Saied ha annunciato l'avvio con le organizzazioni nazionali e che si baserà sui risultati della consultazione nazionale, ma senza dialogo "con ladri e golpisti".
L'Ugtt preme affinché il dialogo nazionale sia intertunisino e senza precondizioni, ha detto ai giornalisti Taboubi, precisando che esso "non dovrebbe basarsi sull'esito della consultazione nazionale, come annunciato dal presidente Saied", proprio perché l'importanza di questo dialogo risiede nello scambio di opinioni tra tutte le parti interessate. Taboubi ha anche detto che il presidente deve necessariamente supervisionare questo dialogo, non escludendo la possibilità che il sindacato lo boicotti, nel caso in cui la consultazione online servisse da base di partenza.