(ANSAmed) - TUNISI, 19 APR - Decine di rifugiati e
richiedenti asilo africani protestano per il terzo giorno
consecutivo davanti agli uffici dell'Alto Commissariato delle
Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) a Tunisi per chiedere di
essere evacuati in altri Paesi. SI tratta di rifugiati, tra cui
donne e bambini, per lo più sopravvissuti ai tentativi di
emigrazione clandestina via mare verso l'Europa che da sabato
scorso, con coperte di fortuna, trascorrono la notte su scatole
sparse per terra in mezzo alle valigie contenenti i loro effetti
personali. "Dobbiamo essere evacuati", recita uno striscione
appeso all'ingresso dell'Agenzia. "Chiediamo il rispetto dei
nostri diritti fondamentali. Vogliamo essere evacuati in
qualsiasi altro Paese che rispetti i diritti umani e la dignità
umana", dichiara uno dei manifestanti, Saleh Saeed, sudanese di
24 anni dal Darfur e bloccato in Tunisia per quattro anni.
Migranti e rifugiati, in particolare dall'Africa
subsahariana, che si trovano in Tunisia si lamentano
regolarmente di essere vittime di violenze verbali e fisiche. La
maggior parte di questi migranti è stata salvata al largo delle
coste tunisine dopo che le barche si sono capovolte nel
tentativo di raggiungere illegalmente il continente europeo.
Secondo le statistiche del Forum tunisino per i diritti
economici e sociali, la Guardia costiera tunisina ha
intercettato 25.657 migranti che tentavano di attraversare il
Mediterraneo nel 2021, quasi il doppio rispetto all'anno
precedente. (ANSAmed).