Il ministro dell'Istruzione superiore e della ricerca scientifica tunisino, Moncef Boukthir, ha sottolineato nel suo discorso di apertura, alla presenza del ministro dell'Istruzione Fethi Sellaouti, l'importanza di questo forum che illustra il contributo dell'università tunisina all'esplorazione di soluzioni innovative e il ruolo delle scienze umane e sociali nella riflessione e nell'analisi nell'era dei cambiamenti sociali, dei cambiamenti climatici, delle pandemie, delle rivoluzioni, delle crisi economiche e delle numerose sfide socio-economiche e politiche come il terrorismo, la corruzione, la povertà, la disoccupazione, la violenza, l'abbandono scolastico- out e migrazione irregolare.
Al forum partecipano più di 1500 ricercatori e accademici provenienti da 40 Paesi, tra cui un grande numero di accademici e artisti provenienti dal Medio Oriente, dall'Africa e dall'Europa nel contesto di una situazione segnata da grandi cambiamenti politici ed economici. Durante la sessione inaugurale, svoltasi alla presenza degli ambasciatori di Francia, Indonesia, Palestina e del governatore di Manouba, i relatori hanno sottolineato l'importanza del forum come occasione di conoscenza reciproca, apertura e scambio tra accademici, ricercatori e studenti con diversi riferimenti culturali e linguistici.
'Insaniyyat' è organizzato in collaborazione con l'Institute for Research on the Contemporary Maghreb, il Scientific Interest Grouping Middle East and Muslim Worlds e diverse altre istituzioni e organizzazioni accademiche e culturali. (ANSA).