Intervenendo a un webinar sul tema 'Ruolo del solare fotovoltaico e dell'eolico nella transizione energetica', Baccari ha affermato che questo obiettivo è "raggiungibile" nella misura in cui i vincoli che hanno ostacolato il buon funzionamento di alcuni progetti avviati dal 2017, saranno finalmente rimossi e ha aggiunto che anche il miglioramento del quadro normativo che regola il settore e la nuova politica orientata alle concessioni contribuiranno a raggiungere questo traguardo. Baccari, in tale contesto, ha ricordato che l'obiettivo intermedio al 2025 è stato fissato nell'ambito del piano di sviluppo delle energie rinnovabili 2022/2025, che prevede la produzione di 1,7 GW per nuovi progetti. L'attuazione richiederà investimenti pari a circa 1,5 miliardi di dollari e creerà più di 1.000 posti di lavoro permanenti e diretti. Questo piano eviterà anche i costi di produzione di energia da gas naturale, di circa 500 milioni di dinari all'anno e quelli relativi all'importazione di un milione di tonnellate di gas naturale all'anno, il che significa una riduzione del 30% delle importazioni.
La direttrice ha inoltre sottolineato la necessità di sfruttare ulteriormente il potenziale solare a disposizione della Tunisia, che ha un tasso di esposizione significativo che supera le 3000 ore all'anno.
La Tunisia, nel 2022, ha rivisto la sua ambizione per la quota di energia rinnovabile nella produzione di elettricità al 35% invece del 30% nel 2030. In pratica, il 90% di questa quota proverrà principalmente dall'eolico e dal solare fotovoltaico, secondo Baccari. A tal fine, lo Stato intende mobilitare un investimento annuale di 900 milioni di dinari per potenziare i progetti energetici previsti in questo ambito. (ANSAmed).