Secondo lo studio, questi dati nascondono cambiamenti più profondi: il volume degli scambi con i primi quattro partner commerciali della Tunisia (Italia, Francia, Germania e Cina) è aumentato nel 2022, ma non ha superato il 30% del totale. Tra il 2021 e il 2022 il volume degli scambi con Algeria (+107%) ed Emirati Arabi Uniti (+107%) è più che raddoppiato, mentre quelli con Regno Unito (+48%), Brasile (+49%), Turchia (+49%) , Libia (+50%), India (+56%), Arabia Saudita (+57%) e Russia (+84%) sono aumentati del 50% o più. L'Osservatorio rileva così "l'emergere di un'attiva diversificazione dei partner commerciali, con il ritorno di partner storici come Libia e Regno Unito". Si segnala un "forte dinamismo delle esportazioni, che sono cresciute del 141% verso il Brasile, del 97% verso l'India e dell'87% verso il Regno Unito".
La Libia è di gran lunga il partner più vantaggioso per la Tunisia, con una copertura delle importazioni dalle esportazioni del 437% nel 2022, seguita da Marocco (222%) e Regno Unito (209%).
Anche Paesi Bassi, Germania e Francia sono paesi con rapporti superiori al 100%. La Tunisia, invece, che non esporta quasi nulla verso Cina e Russia, si trova con tassi di copertura estremamente bassi del 2% con questi due Paesi. Mentre le esportazioni in Algeria e Turchia sono aumentate rispettivamente del 54% e del 50%, le esportazioni in Cina e Russia sono diminuite rispettivamente del 36% e del 10%. Secondo l'Ote, è quindi necessaria una strategia di esportazione verso questi due mercati. (ANSA).