WASHINGTON - Gli Stati Uniti hanno denunciato l'"escalation" degli arresti di oppositori in Tunisia esprimendo preoccupazione per i procedimenti penali avviati contro persone che hanno avuto contatti con l'ambasciata americana nel Paese.
"Siamo preoccupati per le segnalazioni secondo cui sono state intentate accuse penali contro individui in Tunisia, apparentemente derivanti dai loro incontri o conversazioni con membri dell'ambasciata degli Stati Uniti", ha detto il portavoce del Dipartimento della Difesa dello Stato americano, Ned Price.
"Questo fa parte, come ho già detto, di un'escalation negli arresti di persone percepite come critiche nei confronti del governo tunisino", ha aggiunto.
Price non ha voluto rendere note le identità di queste persone, ma ha sottolineato che "tutte le nostre ambasciate e (tutti) i nostri diplomatici nel mondo" incontrano varie personalità in tutti i Paesi. Martedì scorso il ministero degli Esteri tunisino ha invitato le ambasciate straniere nel Paese a "non interferire nei suoi affari interni", a seguito di notizie di incontri che personalità recentemente arrestate avrebbero avuto con diplomatici occidentali. Venti personalità sono state arrestate in Tunisia dall'inizio di febbraio su ordine del presidente Kais Saïed, che ha concentrato nella sua persona tutti i poteri dal luglio 2021.