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Turchia: quarto processo a sociologa in esilio pinar selek

24 gennaio, 13:06

(ANSAmed) - ANKARA, 24 GEN - Circa cento osservatori internazionali assistono oggi a Istanbul al quarto processo cui e' sottoposta per gli stessi fatti la nota sociologa di sinistra Pinar Selek, che ora vive in esilio in Francia a Strasburgo, accusata di complicita' in una esplosione che fece sette morti nel 1988 al Bazar delle Spezie della megalopoli del Bosforo.

Selek e' gia' stata assolta tre volte. La matrice terroristica dell'esplosione, a suo tempo attribuita al Pkk, e' stata inoltre messa in forte dubbio. Una perizia gia' nel 2000 ne ha attribuito l'origine a una fuga di gas accidentale. La decisione della Corte di Cassazione di Ankara di annullare anche la terza assoluzione e di imporre un nuovo giudizio ha suscitato forti polemiche in Turchia e all'estero. Artisti e intellettuali laici si sono mobilitati in Turchia in difesa di Selek.

L'attrice Deniz Turkali ha denunciato un 'processo farsa'. Il sindaco di Strasburgo il socialista Roland Ries si e' schierato a fianco della sociologa turca, denunciando ''l'accanimento giudiziario di alcuni magistrati, per motivi politici''.

Numerosi comitati di solidarieta' con la sociologa turca si sono costituiti in tutta Europa. Pinar Selek, allora giovane sociologa nota per le ricerche sulle minoranze, in particolare sui curdi, era stata arrestata nel 1998 e accusata di avere aiutato i ribelli separatisti curdi del Pkk ad organizzare il presunto attentato. Nel 2000,dopo la pubblicazione della perizia che definiva di origine accidentale l'esplosione, era stata scarcerata. Nel nuovo processo rischia una condanna all'ergastolo, ha detto all'Ansa l'osservatrice italiana al processo Daria Angeletti. Selek non e' tornata in Turchia per assistere al nuovo procedimento. (ANSAmed).

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