In una nota, Mark Lowcock, il sottosegretario generale per gli affari umanitari delle Nazioni Unite, ha nelle ultime ore invocato una "soluzione sostenibile" per mantenere costante il flusso d'acqua che scorre verso la Siria nord-orientale. E questo dopo che la fornitura idrica è stata di nuovo interrotta.
Le autorità curdo-siriane, ostili alla Turchia e che controllano il nord-est della Siria col sostegno americano e russo, accusano Ankara e i gruppi armati sostenuti dalla Turchia.
Dal canto suo il governo turco ha smentito di essere coinvolto nell'interruzione del flusso idrico della stazione di Alluk, vicino a Ras al Ayn (Serekaniye). La zona è controllata militarmente dall'ottobre del 2019 dalle forze turche e dalle milizie filo-turche.
Secondo l'Onu, la stazione di pompaggio di Alluk fornisce acqua a circa 500mila persone nella regione di Hasaka, dove si trovano tra gli altri affollati campi profughi. "L'Onu ha ora registrato più di 20 di queste interruzioni nell'ultimo anno", ha aggiunto Lowcock. (ANSAmed).