"Nella situazione attuale, dobbiamo avvicinarci all'Afghanistan in modo razionale e prudente e vedere la nuova realtà che è lì presente. I talebani hanno completamente preso il controllo del Paese e, in quanto gruppo dominante dell'Afghanistan, detengono il potere di governare il Paese", afferma Sentop. "Ci sono svariati punti interrogativi nella mente della comunità internazionale su molte questioni come i diritti umani e i diritti delle donne. Considerando le pratiche passate dei talebani - spiega il presidente del Parlamento turco - è abbastanza normale che sorgano questi punti interrogativi.
D'altro canto, i funzionari talebani hanno sostenuto nelle loro dichiarazioni che alcune delle pratiche passate non saranno riprese. Il tempo dirà se i talebani sono cambiati o verso quale direzione hanno indirizzato il loro cambiamento".
Altro tema cruciale per la politica estera turca è quello della Libia, dove Ankara ha svolto in questi anni un ruolo chiave nell'appoggio politico e militare al governo di Tripoli.
"Sosteniamo e attribuiamo importanza allo svolgimento delle elezioni in Libia il 24 dicembre come previsto", nonostante gli ultimi scontri interni su data e modalità del voto. "Affinché le elezioni si svolgano in un ambiente sicuro e stabile, il governo di unità nazionale deve poter esercitare i propri poteri in tutto il Paese senza incontrare ostacoli", dice Sentop, affermando che l'aspettativa di Ankara "dal prossimo governo è molto chiara: la sovranità, l'integrità territoriale e l'unità politica della Libia devono essere preservate e l'ordine deve essere stabilito nel Paese".
Nell'agenda della missione del presidente del Parlamento di Ankara ci sono anche i rapporti con l'Italia, dopo lo scontro diplomatico seguito alle parole del premier Mario Draghi, che in primavera definì "dittatore" il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Una crisi che sembra ormai in gran parte superata.
"Sfortunatamente, è stato molto infelice e infondato utilizzare una simile affermazione dopo un importante errore di protocollo da parte dell'amministrazione dell'Unione Europea. Tuttavia ci sono stati alcuni sviluppi positivi per lasciarsi alle spalle questa crisi. Il nostro presidente e il primo ministro Draghi hanno avuto un colloquio telefonico l'ultima volta l'8 settembre, ed è stata dimostrata la volontà di continuare i contatti ad alto livello tra i nostri Paesi", sottolinea Sentop, per cui "oggi Italia e Turchia sono amiche e alleate con una partnership strategica". "Sono lieto del sincero sostegno dell'Italia al processo di adesione del nostro Paese all'Ue", aggiunge lo speaker turco, secondo cui "i due Paesi hanno davanti a sé grandi opportunità economiche" e "il fatto che il nostro commercio bilaterale nei primi sette mesi del 2021 abbia superato il livello pre-pandemia ci fa ben sperare in questo senso".(ANSAmed).