Sabato Erdogan ha ordinato l'espulsione degli ambasciatori di Canada, Francia, Finlandia, Danimarca, Germania, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Svezia e Usa, dopo che questi hanno pubblicato un appello per la scarcerazione del dissidente Osman Kavala.
Gli ultimi record negativi toccati con l'apertura dei mercati dalla lira turca si sono registrati mentre è atteso, secondo fonti citate dall'agenzia Reuters, un taglio al 16% degli interessi sui prestiti da parte delle banche statali turche in linea con la scelta della Banca centrale di abbassare di 200 punti base i suoi tassi di riferimento. Tra le banche interessate ci sarebbe anche Halk Bank, coinvolta in un'inchiesta negli Usa con l'accusa di aver contribuito a creare uno schema per evadere le sanzioni americane contro l'Iran.
L'ennesimo tonfo della valuta nazionale turca seguito all'ordine di espulsione degli ambasciatori arriva a pochi giorni dal declassamento della Turchia da parte della Financial Action Task Force, organizzazione intergovernativa che si occupa di combattere il riciclaggio di denaro sporco e il finanziamento al terrorismo.
Intanto il capo delegazione dell'Unione europea in Turchia, Nikolaus Meyer-Landrut, ha ribadito in un'intervista oggi con Bbc Turkce che è dovere della Turchia osservare la decisione della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Cedu) che dal 2019 chiede la scarcerazione di Kavala. "Come i membri fondatori del Consiglio d'Europa e come tutti gli Stati membri è necessario che anche la Turchia si adegui alle decisioni delle istituzioni del Consiglio. La Cedu ad esempio è una di queste istituzioni e ci aspettiamo che le sue decisioni vengano osservate anche dalla Turchia", ha affermato Meyer-Landrut. A causa dell'inadempienza, il Consiglio d'Europa ha fatto sapere che a fine novembre potrebbe aprire un provvedimento disciplinare contro la Turchia.(ANSAmed).