(ANSA) - ROMA, 17 NOV - "Dall'inizio del conflitto in Yemen,
nel marzo 2015, i paesi del G20 hanno esportato armamenti per 17
miliardi di dollari verso l'Arabia Saudita, alla guida della
coalizione di paesi responsabile di tutti i raid aerei nel paese
negli ultimi 5 anni": lo dice Oxfam in un comunicato odierno che
riprende questi dati da Arms Transfers Database. Si tratta di
"una cifra tre volte superiore agli aiuti umanitari stanziati
dalle stesse nazioni del G20 per alleviare le sofferenze
indicibili di un popolo allo stremo. Se invece si considera la
vendita di armi verso tutti gli 8 Paesi che compongono la
coalizione a guida saudita, il valore delle esportazioni sale
addirittura a 31,7 miliardi di dollari, ossia 5 volte il volume
degli aiuti".
La denuncia di Oxfam arriva a pochi giorni dal G20 dei capi di Stato e di governo del 21 e 22 novembre, che sarà proprio in Arabia Saudita. Al conflitto che ha provocato quella che per l'Onu è la più grave emergenza umanitaria al mondo, come ricorda ancora Oxfam, si somma lo scoppio pressoché "incontrollato" del contagio da coronavirus, che va ad aggiungersi alla più grave epidemia di colera di sempre in un paese dai carenti e precari centri di cura.
"Il risultato è che 10 milioni di yemeniti soffrono la fame, 20 milioni non hanno accesso ad acqua pulita e servizi igienico-sanitari, 18 milioni non ricevono cure di base.
Nonostante questo però, il piano di risposta delle Nazioni Unite per il 2020 - cruciale per alleviare le sofferenze di una popolazione che per l'80% dipende dagli aiuti internazionali - al momento è finanziato solo al 44%", annota Oxfam. (ANSA).
La denuncia di Oxfam arriva a pochi giorni dal G20 dei capi di Stato e di governo del 21 e 22 novembre, che sarà proprio in Arabia Saudita. Al conflitto che ha provocato quella che per l'Onu è la più grave emergenza umanitaria al mondo, come ricorda ancora Oxfam, si somma lo scoppio pressoché "incontrollato" del contagio da coronavirus, che va ad aggiungersi alla più grave epidemia di colera di sempre in un paese dai carenti e precari centri di cura.
"Il risultato è che 10 milioni di yemeniti soffrono la fame, 20 milioni non hanno accesso ad acqua pulita e servizi igienico-sanitari, 18 milioni non ricevono cure di base.
Nonostante questo però, il piano di risposta delle Nazioni Unite per il 2020 - cruciale per alleviare le sofferenze di una popolazione che per l'80% dipende dagli aiuti internazionali - al momento è finanziato solo al 44%", annota Oxfam. (ANSA).