"In Yemen nel 2021 ogni 9 minuti è morto un bambino di meno di 5 anni", denuncia il rapporto dell'agenzia per lo sviluppo dell'Onu (Undp). La coalizione saudita è intervenuta nel conflitto interno nel 2015, dopo l'attacco alla capitale Sanaa da parte dei ribelli sciiti Huthi sostenuti dall'Iran. Il conflitto, prosegue il rapporto, ha inferto un altro colpo gravissimo al Paese, tra i più poveri della regione, riportandolo a un tasso di sviluppo di due decenni fa.
Lo Yemen era stato già travolto dal 2004 da una guerra intestina tra governo centrale e insurrezione Huthi. Dal 2011 è stato poi segnato da proteste popolari anti-governative, sfociate nell'attuale conflitto interno e regionale. Per l'agenzia dell'Onu, in Yemen oggi "l'accesso alle cure sanitarie è limitato o inesistente" e "l'economia è sull'orlo del collasso". In questo contesto, si legge nella relazione di Undp, la maggior parte delle vittime indirette della guerra sono "bambini, particolarmente a causa della denutrizione e della malnutrizione". Secondo Undp, un milione e trecentomila persone sono minacciate di morte se non si raggiunge un accordo di pace entro il 2030. "Una proporzione crescente di questi decessi si verificherà a causa delle conseguenze indirette che la crisi ha sui mezzi di sussistenza, sui prezzi dei generi alimentari e sul deterioramento dei servizi di base, come la sanità e l'istruzione". L'Onu afferma che milioni di persone sono sull'orlo della carestia, con due terzi degli yemeniti che dipendono dagli aiuti umanitari. In questo senso, lo Yemen "è il peggiore disastro umanitario al mondo. Un disastro che continua a peggiorare".(ANSAmed).