Oxfam ha rilanciato un appello urgente alla comunità internazionale perché fermi un massacro che non sembra avere fine, facendo pressione sulle parti in conflitto per un immediato cessate il fuoco e riaprendo un dialogo che porti a una pace duratura. "Ciò che sta accadendo a Marib è un'istantanea dell'orrore e della sofferenza che tutto il popolo yemenita vive da ormai sette anni. - ha detto Paolo Pezzati, policy advisor per le emergenze umanitarie di Oxfam Italia - Le vittime civili - arrivate a oltre 18.000 tra morti e feriti - sono solo il danno collaterale di una guerra, che viola ogni regola del diritto internazionale, condannando la popolazione a vivere nell'incubo di bombe e missili sparati via terra".
Pezzati ha poi precisato che "nelle ultime settimane sono stati uccisi bambini che badavano agli animali o raccoglievano la legna".
Oxfam ricorda che, al momento, nel governatorato di Marib si contano tra 120 e 150 campi informali e ufficiali, in cui quasi 2 milioni di profughi trovano riparo (secondo le stime delle autorità locali). Uomini, donne e bambini spesso scappati già 5 o 6 volte dai luoghi in cui avevano trovato una sistemazione.
(ANSAmed).