"Il mio contratto è la sfida che
ha un valore che neppure potete immaginare". Inizia subito a
mostrare il suo carattere Serse Cosmi, neoallenatore del
Crotone, presentato stamani, poco prima della partenza per
Bergamo. Con il tecnico era presente anche il presidente Gianni
Vrenna che ha ringraziato Stroppa "che in questi tre anni ci ha
riportato in Serie A" e ha spiegato che "era il momento di
cambiare anche se c'era una infrasettimanale. Pagano gli
allenatori anche se in campo vanno i calciatori, ma quando si
perde dominando una gara per 70 minuti vuol dire che serve uno
scossone. Cosmi ha grande esperienza, è un grande motivatore ed
ha subito raccolto la nostra sfida nonostante la classifica".
E Cosmi ha iniziato parlando proprio di motivazioni. "La
squadra - ha detto - mi viene data con una eredità importante:
la qualità di gioco che gli ha dato Giovanni. Un patrimonio che
non voglio disperdere ed al quale voglio dare quello che forse
gli mancava, il carattere. Ho visto una squadra di bravi
ragazzi, ma li voglio cattivi. E' mancata l'aggressività che
deve essere il marchio di fabbrica di chi lotta per la salvezza.
Il Crotone non è spacciato. Ha qualità di gioco non inferiore
alle altre. E' inferiore sotto l'aspetto caratteriale. Oggi ho
fatto il primo allenamento, parla solo Cordaz e non va bene. A
volta non si parla perché si è perso fiducia e si recupera
giocando con rabbia e orgoglio. Domani voglio vedere già le
risposte. Ho ricevuto una squadra con un qualità di gioco
importante ma non ci sarà la costruzione dal basso. Non possiamo
permettercelo con l'Atalanta". Poi un aneddoto: "Ricordo che
quando Gasperini allenava il Crotone venne a Genova, perse 1-0 e
fu esonerato. Adesso non rischia certo il posto, può anche
perdere".
"La Serie A - ha scherzato poi Cosmi - ha sofferto la mia
mancanza. Era un mio obiettivo tornarci dopo essere stato
estromesso in malo modo. Qui ho percepito subito una società
organizzata. Sono un po' emozionato. Ho accettato di allenare
per tre mesi perché so che le società stanno soffrendo per i
mancati introiti. Il mio contratto è la sfida: se si vince
avremo il ritorno, se capita il contrario non si mette in
difficoltà la società".
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