Investigazioni anti-mafia che
hanno implicato un'esplorazione dell'attività criminosa della
ndrangheta, con profili "aziendali, organizzativi e gestionali",
all'interno di "competenze giuridiche di procedura penale".
L'interdisciplinarità dell'impegno contro le mafie e la
personalità di "grandissimo spessore e quadratura" nella lotta
ai crimini mafiosi di colui che le ha promosse e coordinate,
sono alla base del dottorato honoris causa in Management and Law
che l'Università Politecnica delle Marche ha attribuito al
procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri il quale ha ricevuto il
diploma nel pomeriggio dalle mani del rettore Gian Luca Gregori
e dalla coordinatrice del dottorato Caterina Lucarelli la quale
ha svolto la laudatio nell'Aula magna della Facoltà di Economia
ad Ancona. A Gratteri un lungo applauso del consesso e anche il
sigillo di Ateneo.
Nella motivazione del riconoscimento, proprio le
caratteristiche dell'attività investigativa "per il ripristino
della legalità" coordinata da Gratteri che ha fornito anche
"casi di scuola poi trasferiti nell'insegnamento in aule di
formazione", ha sottolineato la prof. Lucarelli; un "connubio
importante di osservazione della realtà di 'organizzazione del
lavoro criminoso', ritrovato nell'attività investigativa, di
tutte le categorie delle discipline aziendali e giuridiche, con
implicazioni anche di finanza" che Gratteri ha individuato e
riconosciuto anche nella ndrangheta.
Il dottorato è , ha commentato Gratteri, "un riconoscimento
importante che mi gratifica di tanti sacrifici e di tante
amarezze. Sono grato a questa università, non solo per questo
riconoscimento, ma anche perché mi da l'opportunità di parlare
ai ragazzi che per me è cosa più importante forse anche dello
stesso fare indagini. Cosa dire ai giovani? Studiate, è l'unica
arma di riscatto, l'unico modo per non essere fregati dagli
adulti".
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