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Lavia, io, Pasolini e i suoi versi a El Jem

Lavia, io, Pasolini e i suoi versi a El Jem

E' in Tunisia per Festival Fortissimo diretto da Filippo Arlia

MAHDIA, 22 settembre 2022, 18:58

Redazione ANSA

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"Pasolini ha una poetica agra e i suoi versi, da dire, non sono facilissimi, complessi come molti di quelli del Novecento, pur essendo già complessi, ma diversamente, quelli dell'Ottocento, di Manzoni o Leopardi", spiega Gabriele Lavia, appena arrivato in Tunisia ("sono un popolo socievole e ironico", dice), impegnato il 23 settembre in un omaggio appunto a Pasolini al Festival Fortissimo nell'anfiteatro romano di El Jem con Federica Di Martino e il Quintetto d'archi dell'Orchestra Filarmonica della Calabria. "Ho scelto le poesie di Pasolini che mi piacevano di più", dice semplicemente l'attore, aggiungendo che sta preparando un vero e proprio recital poetico sull'autore di 'Ragazzi di vita' e 'Le ceneri di Gramsci' che intitolerà 'Parole di figlio', come la bellissima poesia che reciterà anche il 23. Felice dell'incontro con Lavia si dice Filippo Arlia, direttore artistico della manifestazione che, dopo tre anni in Calabria, ora è approdata in Tunisia e che sarà direttore artistico dall'anno prossimo del Festival di El Jem, in collegamento col festival dei Teatri di Pietra siciliano, con cui già collabora l'orchestra calabrese, come annuncia il direttore del teatro, Mabrouk Lajouni, con Ramzi Jenaih, presidente del festival tunisino che ha visto sempre una forte presenza italiana e di prestigio e ricorda Riccardo Muti come l'orchestra della Scala. Fortissimo a El Jem (l'anfiteatro romano forse più grande - oggi ha tremila posti - e ben conservato dopo il Colosseo a Roma) si apre stasera con un tributo a Ennio Morricone con la Filarmonica calabrese diretta da Arlia e i Solistes de Megrine, Susanna Rigacci ospite speciale e il tenore Alberto Munafò Siragusa, per proseguire il 26 e 27 settembre al Teatro Municipale di Tunisi, con un omaggio a Franco Corelli a cento anni dalla nascita, coi Solistes de Megrine diretti da Achref Bettibi, e poi 'Duettango' dedicato a Astor Piazzolla, con Arlia al piano e la voce di Silvia Mezzanotte (che viene dai Matia Bazar) e strumentisti tra cui Cesare Chiacchiaretta a bandoneon.
   
   

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