È considerato uno dei più
importanti trafficanti di cocaina a livello mondiale Raffaele
Imperiale, di 48 anni, di Castellammare di Stabia (Napoli), una
delle 36 persone arrestate dalla Guardia di finanza nell'ambito
dell'operazione coordinata dalla Dda di Reggio Calabria che ha
consentito di smantellare un'organizzazione criminale che
avrebbe avuto la sua base logistica nel porto container di Gioia
Tauro.
Imperiale è noto alle cronache giudiziarie con il soprannome di
"boss dei Van Gogh" perché nel 2016 fu trovato in possesso di
due quadri del pittore olandese rubati nel 2022 ad Amsterdam ed
il cui valore fu stimato in 130 milioni di euro.
Al trafficante di droga campano l'ordinanza di custodia
cautelare emessa dal Gip distrettuale di Reggio Calabria è stata
notificata in carcere. Imperiale, infatti, è già detenuto perché
sta scontando una condanna definitiva ad otto anni e quattro
mesi di reclusione per traffico di droga.
Raffaele Imperiale, al quale vengono contestati contatti diretti
con i narcos colombiani, negli anni scorsi si era rifugiato a
Dubai per sottrarsi all'esecuzione di tre provvedimenti
restrittivi emessi a suo carico dal Gip di Napoli sempre per
traffico di droga. Negli Emirati Arabi il trafficante aveva
trascorso cinque anni prima di essere estradato in Italia e
finire in carcere.
Secondo quanto è emerso dall'inchiesta, Imperiale avrebbe
organizzato, assieme ai trafficanti di droga calabresi coinvolti
nell'operazione diretta dalla Dda di Reggio Calabria,
l'importazione di oltre due delle quattro tonnellate di droga,
per un valore di ottocento milioni di euro, sequestrate nel
corso delle indagini dalla Guardia di finanza.
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