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Giffoni, 'Sedici modi di dire Ciao' contro povertà educativa

Giffoni, 'Sedici modi di dire Ciao' contro povertà educativa

In 5 Regioni per promuovere cultura, inclusione e diritto futuro

SALERNO, 27 gennaio 2021, 13:04

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Sedici modi di dire Ciao": è questo il titolo del progetto selezionato da Con i Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ideato e realizzato dall'Ente Autonomo Giffoni Experience. Il progetto partirà lunedì 1 febbraio coinvolgendo, per quattro anni, cinque regioni d'Italia: Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova), Basilicata (Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di Piave).
    "Veniamo da mesi complicati - spiega il responsabile di Sedici modi di dire Ciao e direttore di Giffoni, Claudio Gubitosi - abbiamo imparato a parlarci e a lavorare a distanza, nelle scuole e nei nostri uffici in smart working. I nostri ragazzi, dalla solitudine delle loro stanze, hanno dovuto pagare il prezzo più alto. La chiusura delle scuole e la didattica a distanza sono il segno più evidente, ma anche la riduzione degli spazi fisici, delle risorse materiali ed immateriali intorno ai minori rappresentano e rappresenteranno, a lungo termine, il costo sociale ed evolutivo imposto alle nuove generazioni dall'emergenza sanitaria. Serve oggi un'alleanza per ridare speranza e opportunità di crescita. Giffoni, ancora una volta, fa squadra per dimostrare che i giovani sono membri a pieno titolo delle nostre società e potenti agenti per il cambiamento, lo fa grazie a una collaborazione di cui sono orgoglioso, quella con l'impresa sociale Con i Bambini e Fondazione con il Sud. Con questo progetto vogliamo dimostrare che la povertà educativa è un fenomeno che deve interessare tutti, non solo il mondo dell'istruzione e la famiglia, ma l'intera comunità educante.
    Abbiamo una responsabilità: garantire il futuro ai nostri ragazzi perché il mondo non può permettersi una generazione perduta di giovani".
    I ragazzi divisi in due fasce d'età, 11-13 e 14-17 anni, saranno protagonisti di un piano di formazione digitale con lab e incontri per mettere alla prova conoscenze e creatività. Tre le azioni previste: cantieri di narrazione, una rete di laboratori e due campus annuali.
   

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