"Sono pronto a sostenere qualsiasi
iniziativa della Giunta regionale della Campania a difesa
dell'Alto Calore. Anche il piano di avvio di un'attività
straordinaria di manutenzioni delle reti per 50-60 milioni, a
mio parere, sarebbe un fatto concreto a difesa della società che
è patrimonio di due province e di 134 comuni. La Regione
Campania dovrebbe fare un passo immediato a sostegno di questa
società che il 19 di ottobre arriva in tribunale con una
richiesta di fallimento". E' quanto afferma il consigliere
regionale della Campania, Vincenzo Ciampi (M5S).
"Un fatto senza precedenti per una partecipata pubblica della
Campania interna. E una situazione di questa portata richiede
un'assunzione di responsabilità da parte dell'ente che possiede
la rete di distribuzione dell'Alto Calore, eredità della Cassa
per il Mezzogiorno, cioè la Regione Campania", aggiunge
"Se non ci sono evidenze di altre iniziative dei creditori, se
l'attuale gestione ha provveduto ad un risanamento che, secondo
il presidente Ciarcia consentirà di "raggiungere l'equilibrio
finanziario", un sostegno della Regione Campania sarebbe un
segnale di fiducia che potrebbe avere riverberi anche sul
prosieguo dell'iter giudiziario. Ho assistito all'assemblea dei
soci dell'Alto Calore dell'8 ottobre e non ho visto iniziative
di alcun genere a difesa del capitale umano dell'Alto Calore,
alla difesa dell'Acqua Bene Comune, se non nuovi giochetti e
strategie contro questo o quell'avversario. Non c'è di che
vantarsi nel portare in procura e non all'assemblea dei soci le
proprie perplessità sulla gestione. Anche in una logica di
tutela delle proprie comunità. Soprattutto se si fa parte di
una compagine politica che per cinquanta e più anni ha
disamministrato questo ente. Sa tanto della volontà di lavarsene
le mani", prosegue l'esponente del M5S..
"Al di là dei numeri portati da Ciarcia e di qualche assunzione
di responsabilità di qualche sindaco, la maggioranza di chi
assiste a questo spettacolo, non ha reagito come avrebbe
dovuto, rispetto all'effettiva portata del dramma in atto.
L'ignavia della Regione Campania di queste ore non fa che
aggravare la situazione, non fa che confermare l'idea che si
voglia assecondare il declino di questa azienda. In nome di uno
scontro politico tutto interno alle fazioni del Pd,
probabilmente. In nome di strategie che potrebbero riportare in
auge il vecchio progetto della privatizzazione nascosta da
partecipazioni di minoranza.
Tutto questo a scapito degli utenti e dei lavoratori, oltre che
dei creditori dell'azienda", stigmatizza Ciampi.
"Allora, ritengo che sia indispensabile che la Regione faccia un
passo concreto. Non sono un tecnico- aggiunge - non sono un
socio, ma ritengo che qualcosa vada fatta prima del 19 ottobre".
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