«L'ospitalità turistica extra
alberghiera è diventata una vera e propria economia di mercato
che conta in Campania un giro d'affari medio di oltre 300
milioni di euro all'anno e che coinvolge, secondo le stime delle
associazioni di categoria, circa 250mila posti letto in tutta la
regione. Nella sola città di Napoli, prima della pandemia,
c'erano 7mila annunci online di strutture ricettive. È
necessario a questo punto che l'Amministrazione regionale si
doti di uno strumento normativo adeguato ai tempi e alle
necessità del comparto».
Lo ha detto Annarita Patriarca, capogruppo regionale di Forza
Italia, annunciando la proposta di chiedere al presidente della
III commissione consiliare (Attività produttive) di convocare in
audizione «non solo l'assessore al ramo ma anche tutti i player
istituzionali ed economici interessati al fine di costruire una
legge condivisa, agile e di immediata applicazione».
«Riconosciamo all'assessore al Turismo l'impegno nell'analisi
delle criticità del settore e la buona volontà nell'affrontarle
ma, considerate le dimensioni che, a tutti i livelli, ha assunto
l'economia turistica in Campania, è opportuno il coinvolgimento
del maggior numero di stakeholders - ha aggiunto la Patriarca -.
Ci sono distorsioni da correggere come la mancata
regolarizzazione delle locazioni brevi, previste da una legge
nazionale del 2017, che nei nostri territori rischiano di
trasformarsi, se non monitorate, in una forma di concorrenza
sleale per proprietari e gestori di b&b cui sono imposti
specifici e onerosi adempimenti come la presentazione della Scia
al Comune di appartenenza dell'immobile e l'apertura di una
partita Iva. E come la mancanza di controlli, a monte, sui
requisiti degli immobili da destinare all'offerta turistica.
Temi quest'ultimi dei quali si stanno interessando pure i
consiglieri comunali di Forza Italia a Napoli, Iris Savastano e
Salvatore Guangi, con specifici incontri con i rappresentanti di
categoria».
«Allo stesso modo la nuova legge dovrà offrire l'occasione per
una armonizzazione tra legislazione locale e nazionale anche
alla luce dei prossimi interventi sulle materie urbanistiche e
fiscali, e per prendere finalmente atto del reale fabbisogno
abitativo dei Comuni e dei borghi campani su cui costruire poi
un modello sostenibile di ospitalità turistica extra alberghiera
come richiesto anche dall'Abbac, la più grande associazione di
settore in provincia di Napoli - ha concluso l'esponente del
partito azzurro -. L'economia dell'accoglienza è una
straordinaria occasione per lo sviluppo del nostro territorio
anche dal punto di vista occupazionale con decine di migliaia di
addetti impiegati. Lasciare un settore in crescita nella giungla
dell'anarchia regolamentare è un errore che non ci potremmo
perdonare».
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