"A partire da ieri, e per i
successivi sette giorni, tutti i Cup (centri unici di
prenotazione) di Asl, ospedali, farmacie e distretti sanitari
della Campania sono stati inibiti. E per ben sette giorni almeno
nessun cittadino in Campania potrà prenotare una visita, un
esame o una qualunque prestazione ambulatoriale, comprese quelle
urgenti e con priorità massima. La ragione è nella decisione di
far partire il Cup unico regionale per le prenotazioni, per il
cui avvio è necessario bloccare le prenotazioni in tutti i
singoli Cup. Da oltre cinque anni chiediamo che si istituisca un
unico Cup regionale in Campania, che consentirà ai cittadini di
prenotare prestazioni su tutto il territorio regionale, e si
decide di farlo partire proprio nella fase più critica dell'anno
per la nostra sanità, quando i tetti di spesa sono andati
esauriti da due mesi e neppure nei centri privati è possibile
ricevere una prestazione in convenzione? In buona sostanza, per
un'intera settimana la Campania resterà l'unica regione in
Italia in cui l'assistenza viene negata sia nel pubblico che nel
privato". Così la vicepresidente del Consiglio regionale della
Campania e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino, che
sulla questione ha chiesto la convocazione urgente in audizione,
in Commissione Sanità, della Direzione generale della sanità
regionale e dei vertici regionali.
"L'attivazione del Cup regionale è una misura attesa da anni,
ma farla proprio in questo momento è assurdo e persino
pericoloso, e per questo si sarebbe dovuto rinviarla almeno alla
ripresa delle attività nei centri convenzionati. Da
rappresentante delle istituzioni chiedo garanzie sull'accesso
alle cure da parte dei cittadini, in particolar modo di quelli
in condizione di fragilità economica e dunque non in grado di
potersi permettere prestazioni diagnostiche o terapeutiche a
pagamento. Che logica c'è nell'aver stanziato decine di milioni
di euro alle strutture pubbliche per il recupero delle liste
d'attesa e nello sbarrare ogni via di accesso alle prestazioni
proprio in questo momento? Mai era successo prima d'ora -
conclude Ciarambino nella sua richiesta - che cittadini che
necessitano di cure, trovassero porte chiuse contemporaneamente
in tutti i distretti e in tutti gli ospedali della Campania,
oltre che nella sanità convenzionata".
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