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Sud: Muscarà, riparto dei Fondi del Pnrr, ultima beffa

Sud: Muscarà, riparto dei Fondi del Pnrr, ultima beffa

NAPOLI, 09 febbraio 2022, 16:06

Redazione ANSA

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"Il ladrocinio ai danni del Sud lo si continua a esercitare rimescolando le carte e creando confusione. Non solo alle regioni del Mezzogiorno va appena il 40% del riparto dei Fondi del Pnrr sebbene, conti alla mano, per l'elevato tasso di disoccupazione e il basso reddito pro-capite la quota avrebbe dovuto essere non inferiore al 70%. Ma a un furto che perdura già da secoli, si aggiunge oggi l'ultima beffa". È la denuncia di Maria Muscarà, consigliera regionale della Campania, in una interrogazione alla Regione.
    "Il bando per il finanziamento per i cosiddetti Prin, progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale, per i quali sono stati stanziati 741,8 milioni di euro dal Fondo investimenti ricerca scientifica e tecnologica, prevedeva una quota del 30% riservata a coordinatori scientifici con meno di 40 anni. Ebbene - rivela la consigliera regionale campana - per il Ministero dell'Università e della Ricerca, la quota per il Sud corrisponderebbe sì al 40%, ma equivale ad appena 218 milioni.
    Ovvero il 29% dei 741,8 milioni stanziati. Sbatte contro il muro di una normativa chiara e lapalissiana la giustificazione che prova a dare il Ministero, secondo cui il 40% non si applicherebbe su tutta la cifra dei 741,8 milioni stanziati, ma solo sulla parte finanziata dal Pnrr, cioè 545 milioni. Una clamorosa bugia. Nel bando, infatti, si legge chiaramente che ciascun progetto deve realizzare gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. E l'ennesimo furto ai danni del Sud è compiuto".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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