"Arriviamo sempre tardi, a
decisioni prese": così la consigliera del gruppo misto Maria
Muscarà sulla questione scuola, dopo lo sciopero di ieri.
"Abbiamo dati allarmanti per la Campania e per il Sud, persino
sui posti di lavoro a tempo pieno per i docenti di scuola
elementare e quali sono i programmi per il prossimo anno? Si fa
finta di niente, come al solito".
"Intanto il governo prende decisioni a lungo termine così
l'impatto è più morbido, e questi politici passeranno senza
pagare in termini di responsabilità. Mancano circa 1800 docenti
in Campania escluso il personale tecnico, solo per ciò che
concerne la scuola primaria e, come riportato da Marco Esposito
sul Mattino, già il divario tra Lazio e Campania è enorme, con
il personale garantito a tempo pieno al 55,3% per il Lazio, ed
al 17,6% per la Campania; per non parlare di altre regioni del
Nord messe a paragone con quelle del Sud. Intanto il governo ha
programmato un taglio complessivo di 9600 unità nei prossimi
anni, specialmente nell'anno 2026/2027, evidentemente
considerando il crollo delle nascite non ci sarà bisogno di
tutto questo personale. Pubblicati anche gli incentivi pubblici
del 2020, il Mezzogiorno non ha ricevuto più del 20% di 17
miliardi tra agevolazioni e sostegno agli investimenti. Pronta
un'interrogazione su questi temi, e sulla gestione del PNRR, che
avrebbe dovuto portare alla diminuzione del divario tra Nord e
Sud", conclude Muscarà.
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