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Sanità: Muscarà, meno fondi alla Campania è malafede

Sanità: Muscarà, meno fondi alla Campania è malafede

'Siamo discriminati. Presenterò interrogazione'

NAPOLI, 11 giugno 2022, 12:16

Redazione ANSA

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"Chi nasce al Sud ha meno diritti degli altri. Ora De Luca ha chiesto al governo i 200 milioni che spettano alla nostra regione per la Sanità". Lo scrive in una nota la consigliera regionale del gruppo misto Maria Muscarà.
    "Esemplare lo studio dell'economista Sergio Beraldo, che in un articolo del Mattino del 21 maggio scorso, segnala come nel 2020 per la sanità, lo Stato abbia assegnato 2023 euro per ogni abitante della Liguria, 1919 per ogni abitante del Piemonte e solo 1837 euro per ogni campano, che sommato per l'intera popolazione di ogni regione diventa un abisso - spiega - Tutto questo giustifica anche l'emigrazione sanitaria che solo dalla Campania ci costa 300 milioni: meno fondi, meno servizi, malasanità, emigrazione sanitaria. Criteri gestiti in base all'età e non al numero effettivo degli abitanti, unico vero parametro corretto. Criteri certamente adottati non in buona fede, come in buona fede non è la ripartizione dei fondi in base alla spesa storica". "Da anni ormai, mi batto per l'equità della sanità campana con il resto d'Italia, al fianco di tante associazioni e movimenti, per questo appoggio la denuncia di questa settimana del Movimento per il Nuovo Sud, su questi argomenti. Presenterò un'interrogazione proprio sugli ultimi studi presentati", conclude.
   

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