Dopo il caso della donna deceduta
qualche settimana fa fuori al Pronto Soccorso del San Giovanni
Bosco, chiuso da oltre un anno, la consigliera regionale Maria
Muscarà ha presentato l'ennesima interrogazione circa le
criticità ed il sovraffollamento dei pronto soccorso campani
ottenendo una risposta scritta da parte della Direzione Generale
per la Tutela della salute e il coordinamento del sistema
sanitario regionale.
"Mi hanno riferito - spiega - che il sistema sanitario
regionale soffre ancora per l'enorme numero di pazienti che
usufruiscono dei Pronto Soccorso, che sono costretti a
sostituire altri servizi socioassistenziali. Sarebbe prioritaria
- continua il consigliere riportando la risposta alla sua
interrogazione - la riduzione degli accessi nei Pronto Soccorso,
fornendo alle aziende specifici indirizzi regionali,
informatizzando il sistema del Triage ospedaliero ed aumentando
il personale infermieristico dedicato. Queste sarebbero le
premesse e le promesse da parte della Direzione regionale,
intanto la Regione Campania approvò nel 2020 un piano con DGRC
n. 304 del 16/06/2020 e DGRC n. 378 del 23/07/2020, che
prevedeva lavori di ristrutturazione e ampliamento di ben 26
pronto soccorso, oltre all'aumento di ambulanze a disposizione
sul territorio. Dopo due anni, la maggior parte degli
investimenti e lavori programmati non sono stati completati, non
abbiamo visto la riapertura dei pronto soccorso e le persone
continuano a morire per "lockdown ospedalieri", roba da terzo
mondo".
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