(ANSA) - NAPOLI, 07 FEB - "Cassa Depositi e Prestiti ha
pubblicato uno studio che conferma quanto la Campania sia un
fanalino di coda per i fondi del PNRR sul ciclo dei rifiuti.
Abbiamo avuto accesso solo all'1% dei fondi, praticamente
bocciati tutti i 49 progetti presentati". Lo sostiene, in una
nota, il consigliere regionale, Maria Muscarà.
"Come al solito in Italia persistono significative differenze
territoriali nella capacità di trattamento dei rifiuti urbani,
dovuti ad una distribuzione iniqua degli impianti per
numerosità, capacità autorizzata e scelte tecnologiche, come
riporta CdP nello studio sui 'Rifiuti e divari territoriali:
quali prospettive per l'Italia?'. L'Unione Europea - spiega - ha
impegnato gli Stati Membri a riciclare almeno il 65% dei rifiuti
urbani e almeno il 70% di quelli di imballaggio entro il 2030,
volendo giungere poi, a meno 10% dei rifiuti urbani entro il
2035. Noi siamo ben lontano da questi numeri! Negli anni, come
al solito, investendo lo Stato maggiormente le risorse al Nord,
ha reso solo quella zona del Paese totalmente autosufficiente
nel trattamento dei rifiuti e nella produzione di biogas, mentre
per una scarsa presenza di impianti, il Sud continua ad essere
agli ultimi posti. Il fabbisogno impiantistico entro il 2035, si
registra soprattutto per Campania con circa 800mila tonnellate,
Lazio con 500mila tonnellate e Sicilia con 450mila tonnellate".
"Nonostante i numerosi fondi del Pnrr per impianti di
trattamento e ciclo dei rifiuti, Lazio e Campania non sono
riuscite ad ottenere finanziamenti a causa dell'esaurimento del
plafond territoriale (270 milioni per il Centro-Sud nel suo
complesso). Intanto per incapacità amministrative, ci ritroviamo
ad aver perso i fondi del Pnrr in uno dei settori più importanti
della nostra società", conclude. (ANSA).