(ANSA) - CASERTA, 16 GEN - "E' una giornata simbolica per
tutta la Campania. Il Policlinico di Caserta è la prima grande
opera che riparte nel 2021, la prendiamo come il simbolo di una
rinascita, di una ripresa di investimenti, di sviluppo". Lo ha
detto il Governatore della Campania Vincenzo De Luca intervenuto
questa mattina al cantiere del presidio sanitario per inaugurare
la ripartenza dei lavori, fermi da inizio 2018.
Uno stop causato dai problemi della società costruttrice
Condotte, salvata dal fallimento dal Governo, che l'ha
commissariata affidandola a funzionari di nomina governativa (i
commissari straordinari Giovanni Bruno, Gianluca Piredda e
Matteo Uggetti). Per De Luca è la seconda inaugurazione al
Policlinico, visto che già nel marzo 2017, dopo un altro stop ai
lavori per problemi relativi ai pagamenti da parte della Regione
(i ritardi riguardavano la giunta precedente guidata da Stefano
Caldoro) e delle lentezze burocratiche dovute all'approvazione
di varianti al progetto originario, De Luca venne al Policlinico
per tagliare il nastro; di lì a pochi mesi però, i lavori si
fermarono nuovamente per i problemi di Condotte.
"Quello del Policlinico - ricorda De Luca - è un progetto
partito 22 anni fa, ed è un po' il simbolo di un Paese che fa
fatica a realizzare opere pubbliche; nel tempo ci sono state
crisi aziendali, rescissioni contrattuali, ma anche un impegno
straordinario del Rettore dell'Università Vanvitelli
(proprietaria dell'opera, ndr) per far riprendere i lavori, un
impegno del Comune di Caserta; inoltre c'è stato e ci sarà un
impegno finanziario della Regione Campania per un importo di
50milioni di euro, che serviranno a dotare il Policlinico delle
migliori attrezzature e delle tecnologie più all'avanguardia sia
in Italia che nel mondo".
"Dobbiamo fare in modo che il tempo perduto diventi
un'opportunità. Abbiamo poi un accordo con il Comune di Caserta
per realizzare le infrastrutture relative alla mobilità sia su
strada che su ferro; sono opere fondamentali per evitare che il
Policlinico sia un grande complesso in una specie di deserto -
conclude - Questa opera, straordinaria per il sistema sanitario,
deve essere integrata nel tessuto urbano". (ANSA).