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Utilitalia, troppi piccoli gestori dell'acqua al Sud

Investimenti a 26 euro a persona, media nazionale 44

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Gli investimenti sulla rete idrica sono aumentati in Italia negli ultimi dieci anni, ma restano ancora troppo bassi al sud: 26 euro ad abitante nel Mezzogiorno, contro una media nazionale 2019 di 44 euro. Colpa di un numero eccessivo di piccoli gestori, specie Comuni: al sud le gestioni "in economia" arrivano al 66%. Lo rivela Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche, che forniscono l'acqua all'80% della popolazione italiana) in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua.

Dal 2012 gli investimenti hanno registrato una crescita costante, attestandosi nel 2017 ad un valore di 38,7 euro l'anno per abitante (+23,7% rispetto al 2012). Un dato che dovrebbe superare i 44 euro pro capite nelle annualità 2018 e 2019. Rispetto al dato nazionale, la media per Sud e Isole è pari a 26 euro per abitante. Nel Sud e nelle Isole, con esclusione di grandi operatori regionali, è molto elevato il grado di frammentazione gestionale, con un'elevata presenza di gestioni in economia (comuni che gestiscono almeno uno dei servizi tra acquedotto, fognatura e depurazione) rispetto alle restanti aree del Paese: nel Mezzogiorno le gestioni in economia rappresentano il 66% del totale nazionale.

"È evidente - spiega la presidente di Utilitalia, Michela Castelli - che in tali realtà è difficile programmare lo sviluppo di reti ed impianti, e garantire al contempo un'adeguata manutenzione dell'esistente. Come dimostrano le positive esperienze del Centro-Nord, ed in qualche caso anche del Sud, la gestione del servizio idrico integrato da parte di operatori industriali rappresenta la strada migliore per erogare servizi di qualità e per garantire la realizzazione dei piani di investimento approvati dalle autorità locali. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenta una grande opportunità. Ma oltre alle risorse, serve un piano dettagliato di riforme a partire proprio dal Sud, dove attraverso un forte indirizzo statale si deve assicurare l'affidamento del servizio a soggetti industriali". (ANSA).

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