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Anbi, vaste aree Abruzzo e Molise a rischio siccità estrema

Necessari nuovi bacini e rete per trasferire acqua tra territori

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Non solo il Po, con una portata quasi dimezzata e ben al di sotto della media di periodo (-45%) dagli inizi del mese, ma vaste aree di Abruzzo e Molise sono a rischio siccità estrema. Lo rileva il report settimanale dell'Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) che in una nota conferma la tendenza indicata dall'European Drought Observatory, l'Osservatorio europeo per la siccità.

A registrare i maggiori decrementi nelle precipitazioni - spiega Anbi - sono le zone costiere (in particolare territori nelle province di Pescara e Chieti) che, dopo la sofferenza idrica del 2020, continuano a registrare cali, che sfiorano il 70% su base mensile. Dato in linea con quanto si registra sul resto della dorsale adriatica ad iniziare dalla Romagna. Tutti in calo - prosegue - e largamente sotto le portate del periodo sono gli altri fiumi emiliani (fonte: A.R.P.A.E.) con l'Enza, che tocca il minimo storico a 2,4 metri cubi al secondo. "I dati confermano l'accentuarsi del regime torrentizio dei principali corsi d'acqua, cui si deve rispondere, creando nuovi bacini per trattenere le acque di pioggia ed una rete in grado di trasferire acqua fra territori" afferma Francesco Vincenzi, Presidente Anbi.

L'Osservatorio Anbi registra una diminuzione anche degli afflussi ai grandi laghi del Nord (i laghi di Iseo e di Como sono sotto media con quest'ultimo al 10,6% di riempimento), e un andamento altalenante dei fiumi piemontesi con Tanaro, Pesio e Sesia in crescita, mentre calano Maira, Stura di Lanzo e Dora Baltea. E se in Lombardia crolla la portata del fiume Adda, restano in media i corsi d'acqua nel Veneto e sono tutti sotto media i principali fiumi toscani con Arno ed Ombrone a meno del 30% delle portate di un anno fa (fonte: Centro Funzionale Regione Toscana). Restano invece stabili i fiumi delle Marche, così come Tevere, Liri-Garigliano e Sacco nel Lazio dove, invece, dopo mesi cala il livello del lago di Bracciano (fonte: Bracciano Smart Lake). Per quanto riguarda il Sud, Anbi rileva nuove diminuzioni nei livelli idrometrici dei fiumi in Campania; Continuano a crescere i livelli degli invasi della Basilicata, (+ 135,87 milioni di metri cubi sul 2020); restano stabili, ma confortanti le disponibilità idriche nei bacini della Puglia (+Mmc. 295,19 sul 2020). 

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