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G20 Ambiente: Lav, serve 'meat tax' contro CO2 da zootecnia

"I 20 Grandi promuovano dieta vegetariana per il clima"

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 22 LUG - "Chiediamo che il Ministro Cingolani, che presiederà gli incontri del G20 partenopeo, si faccia coraggioso portavoce dell'ormai innegabile urgenza di una presa di posizione forte e decisa che favorisca la vera transizione ecologica, basata anche su un cambiamento profondo e ampio del sistema alimentare, che orienti produzione e consumi verso le proteine vegetali". Lo scrive la ong animalista Lav in un comunicato.

"L'educazione e l'informazione sull'unico sistema alimentare davvero sostenibile, quello 100% vegetale - prosegue la Lav -, la progressiva rimozione e ri-direzione dei finanziamenti pubblici alla zootecnia, l'attivazione di leve fiscali - come una 'meat tax' - che armonizzino il prezzo della carne con reali costi ambientali e sanitari che genera, sono passi necessari e urgenti, di cui i decisori politici nazionali e internazionali si devono fare carico".

Il consumo di carne ha visto aumenti esponenziali negli ultimi decenni, in particolare tra i Paesi del G20, spiega la Lav. Negli ultimi 50 anni il Brasile è passato dai 2.12 milioni di tonnellate del 1961 ai 29.34 milioni del 2018, con una crescita del +1.284%. La Cina è andata dai 2.55 milioni di tonnellate del 1961 agli 88.16 milioni del 2018, con una crescita del +3.357%. "Il consumo di carne sta consumando il Pianeta - commenta la ong -. Per il solo consumo nazionale annuo italiano parliamo di circa quaranta milioni di tonnellate di gas serra".

"Solo il 3 marzo scorso - scrive la Lav -, il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani affermava che 'la proteina animale richiede 6 volte l'acqua della proteina vegetale, a parità di quantità, e allevamenti intensivi che producono il 20% della CO2. Modificando un modello di dieta, aumentando le proteine vegetali, avremmo un co-beneficio, migliorando la salute pubblica'". (ANSA).

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