(ANSA) - ROMA, 11 SET - Il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi "rimane un punto interrogativo", secondo l'amministratore delegato di Sogin, Emanuele Fontani, in attesa del via libera alla Cnapi (la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee).
Fontani spiega che, anche in caso di una decisione su dove farlo nel 2020, "faremmo un errore" a dire che l'apertura è sicuramente nel 2029.
"Le tempistiche sono definite dalla legge", spiega Fontani alla presentazione del piano industriale, e una decisione nel 2020 "vuol dire 2026 inizio realizzazione, 2029 apertura del deposito" ma poi ci sono incognite sui tempi realizzazione che dipendono dalla localizzazione. "Il deposito nazionale è un progetto già fatto, definito tecnicamente", continua l.a.d. ma "manca un elemento essenziale: dov'è il deposito nazionale" . "È ovvio che la non decisione può creare problemi", dice Fontani, convinto che "il deposito nazionale è una necessità ed è un diritto degli italiani averlo". (ANSA).