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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Covid-19, “investimenti delle utility giù del 15% nel 2020”

Eurelectric: “Domanda elettrica in discesa del 6-10%”. Appello in vista del Piano di rilancio Ue (articolo di Quotidiano Energia)

Quotidiano Energia - Eurelectric ha fissato nella parte più alta della forchetta prevista ad aprile il calo degli investimenti delle utility europee nel 2020 causato dalla crisi Covid-19, indicato adesso nel 15%.


In un appello diffuso ieri in vista del Piano di rilancio che la Commissione presenterà domani, l’associazione spiega che “le utility hanno subito un significativo impatto sui loro introiti a causa del calo della domanda elettrica, delle moratorie sulle bollette e dei bassi prezzi dell’elettricità”.

Nonostante le difficoltà, sottolinea Eurelectric, il settore ha continuato a decarbonizzare il mix di generazione e le Fer sono arrivate a coprire oltre il 40% della produzione elettrica, grazie a condizioni meteorologiche favorevoli ma anche ai nuovi impianti entrati in funzione. Allo stesso tempo, il carbone è stato progressivamente espulso dal mix, con una produzione in calo del 27,5% nei primi quattro mesi dell’anno rispetto all’analogo periodo 2019.

Nel 2020, stima però l’associazione, la domanda elettrica europea subirà una contrazione compresa tra il 6 e il 10%. Di qui un appello a stimolare l’elettrificazione, “un fattore determinante per la ripresa economica Ue”, e a “eliminare le barriere che durante il primo trimestre 2020 hanno ostacolato l’elettrificazione dell’edilizia, dei trasporti e delle industrie energivore”.

Inoltre, secondo Eurelectric, lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici potrebbe aiutare a rilanciare le capacità produttive locali e creare posti di lavoro, considerato peraltro che “è stato realizzato solo il 17% del milione di punti di ricarica pubblici necessari al 2025 e quest’anno sono stati posticipati o annullati numerosi progetti nel settore”. La ristrutturazione e l’elettrificazione degli edifici hanno invece “un potenziale significativo per la ripresa dell’economia europea e potrebbero creare circa 1,4 milioni di posti di lavoro locali”.

“Dando priorità agli investimenti in settori come l’energia decarbonizzata, le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, il rafforzamento della rete di distribuzione e l’elettrificazione dei sistemi di riscaldamento avremo un’opportunità unica di stimolare l’occupazione e contemporaneamente affrontare la sfida climatica”, ha commentato il presidente di Eurelectric, Magnus Hall.