Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Pacchetto economia circolare, Arera chiede coinvolgimento nell’attuazione

Audizione del presidente Besseghini al Senato. Indicazioni su responsabilità estesa del produttore, liberalizzazione del settore riciclo e Programma nazionale di gestione (articolo di Quotidiano Energia)

Quotidiano Energia - Costruire un sistema nazionale di produzione, gestione e smaltimento dei rifiuti che sia coerente con i principi europei ma anche con il percorso di regolazione già avviato da Arera. Questa, in generale, l’indicazione data dal presidente dell’Autorità, Stefano Besseghini, ascoltato ieri in audizione dalla XIII commissione del Senato sugli schemi di D.Lgs che recepiscono il pacchetto Ue sull’economia circolare.

Besseghini si è soffermato principalmente sull’atto n. 169 riguardante “attuazione della direttiva (UE) 2018/851, che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, e della direttiva (UE) 2018/852, che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio”, manifestando “generale condivisione” del testo.

Per quanto riguarda il parere che dovrà essere espresso dalla commissione, è stata richiama l’attenzione sull’art. 1, commi 2 e 3, dello schema di D.Lgs in tema di responsabilità estesa del produttore. “Si evidenzia l’opportunità e l’utilità di: esplicitare indicazioni tese a garantire forme di copertura degli oneri secondo logiche di cost-reflectivity, per esempio nell’attribuzione dei costi della raccolta differenziata secondo il principio chi inquina paga; sentire questa Autorità nell’ambito della definizione dei provvedimenti attuativi del processo di riforma, in considerazione delle menzionate competenze di regolazione e della conoscenza della struttura dei costi efficienti di raccolta e di trattamento”.

Tra le leve che potrebbero “contribuire alla promozione dell’efficienza e della sostenibilità, facilitando il raggiungimento anche degli obiettivi di riciclo”, anche una “maggiore attenzione alle ipotesi di liberalizzazione delle medesime attività di riciclo, valutando attentamente il perimetro delle attività assegnate in esclusiva e i possibili effetti, in termini di oneri complessivi e di benefici attesi”.
Per l’autorità, inoltre, “la disciplina dell’assimilazione dei rifiuti speciali a quelli urbani e, in particolare, la definizione di criteri di assimilazione uniformi sul piano nazionale, assume rilievo anche in un’ottica regolatoria, favorendo condizioni di mercato omogenee e rendendo comparabili gli indicatori di performance in termini di costo, percentuali di riciclo e raccolta differenziata”.

L’art. 2, comma 1, dello schema di D.Lgs 169, invece, intende introdurre nel Codice dell’ambiente il nuovo articolo 198-bis che prevede la redazione di un Programma nazionale per la gestione dei rifiuti. Un documento per il quale sarà “opportuno sentire l’Autorità nel processo di adozione”.

Infine, Besseghini ha illustrato quattro aspetti specifici su cui integrare lo schema di decreto, dando così piena attuazione all’art. 16 della legge 117/19 (di delega al Governo per il recepimento delle direttive Ue sull’economia circolare). In primis, la razionalizzazione e disciplina del sistema tariffario al fine di incoraggiare l’applicazione della gerarchia dei rifiuti prevista dal comma 1, lettera d, dell’art. 16. “Tale attività rende necessario un raccordo con le competenze in materia di regolazione tariffaria del ciclo dei rifiuti urbani e assimilati attribuite a questa Autorità dalla legge n. 205/17, anche in considerazione dell’opportunità di elaborare un sistema coordinato di segnali, tariffari e fiscali, volti al miglioramento delle performance”.

Inoltre, definire la riforma del tributo di conferimento in discarica (lettera d, punto 13, dell’art. 16) “in coordinamento con l’Autorità”, che può “contribuire all’individuazione di adeguati segnali di efficientamento e sostenibilità della tassazione eco-ambientale”.

Il terzo aspetto riguarda la “razionalizzazione complessiva del sistema delle funzioni dello Stato e degli enti territoriali e del loro riparto” (comma 1, lettera m, dell’art. 16). In proposito Arera “reputa essenziale ribadire l’urgenza di un’opera di riordino del quadro normativo settoriale, al fine di tenere in considerazione le modifiche intervenute nella governance multilivello del settore, a seguito dell’attribuzione alla medesima Autorità delle competenze di regolazione del ciclo dei rifiuti urbani e assimilati”.

Infine il punto 6.2, lettera m, dell’art. 16 della legge 117/19, relativo all’istituzione di Ato e relativi enti di governo, si sottolinea la necessità di una “accelerazione nella costituzione degli Ega, superando la frammentazione gestionale”. A tal fine, conclude Arera, “potrebbe risultare utile valutare il potenziamento dei poteri sostitutivi connessi ai casi di mancata costituzione degli Ega da parte delle Regioni e di mancata adesione agli Ega da parte dei Comuni. L’Autorità si rende disponibile a fornire il proprio contributo in termini di monitoraggio e segnalazione”.