Quotidiano Energia -Le emissioni verificate degli operatori inclusi nel sistema emission trading Ue sono scese nel 2019 del 9,1% nei confronti dell’anno precedente a 1,53 miliardi di tonnellate, rispetto all’8,7% indicato nelle stime preliminari di maggio. E’ quanto emerge dal “Carbon Market Report” pubblicato dalla DG Clima dell’esecutivo comunitario, che attribuisce gran parte del calo al settore elettrico.
Anche le emissioni dell’industria hanno registrato l’anno scorso la maggiore contrazione della terza fase dell’Ets (2013-2020), mentre le emissioni verificate dell’aviazione hanno proseguito la crescita, sebbene in modo più modesto rispetto al passato (+1%).
Quanto al surplus di quote sul mercato, la Riserva di Stabilità ha ridotto i volumi all’asta nel 2020 di circa il 35%.
Nel 2019 gli Stati membri hanno contribuito alla Riserva di Stabilità con 397,1 mln quote, nel 2020 con 375,6 mln. Il contributo dell’Italia è stato di 40,3 mln quote nel 2019 e 38,12 mln di quote nel 2020, terzo posto per volumi dopo Germania e Regno Unito.