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Circa 1500 ettari di territorio aperti alla ricerca, grazie ad un censimento e al monitoraggio della fauna e la flora presente nell'area: è il progetto sulla biodiversità promosso da Acqua Panna, Gruppo Sanpellegrino e Federparchi, che rende la tenuta di Acqua Panna in Mugello un laboratorio di ricerca. Un impegno a favore della salvaguardia della biodiversità che, nelle intenzioni degli ideatori del progetto, vuole essere un contributo alla lotta ai cambiamenti climatici.
"Siamo convinti - afferma Stefano Marini, amministratore delegato del Gruppo Sanpellegrino - che la salvaguardia del territorio e dell'ambiente sia un impegno a favore non solo della flora, della fauna, ma del benessere delle persone e dell'intera vita del Pianeta. Un approccio che sintetizzerei dicendo che la Biodiversità si prende cura della nostra acqua, noi ci prendiamo cura della Biodiversità". Lo stabilimento di Acqua Panna nel 2021 riceverà la certificazione Aws (Alliance for Water Stewardship), riconoscimento internazionale alla gestione sostenibile e condivisa della risorsa acqua.
Per Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi, "l'impegno del Gruppo Sanpellegrino e di Acqua Panna è un esempio virtuoso di come oggi le aziende possono contribuire attivamente alla salvaguardia degli ecosistemi indispensabili per la vita della flora e della fauna. Per noi, che siamo impegnati tutti i giorni nella gestione dei diversi parchi e delle aree protette, collaborare con le aziende è una grande opportunità, perché ci aiuta non solo nella salvaguardia e nella custodia del territorio e del mare, ma soprattutto ci permette la condivisione di esperienze e la possibilità di utilizzare mezzi per la sensibilizzazione della popolazione".
La riserva di Panna si trova a Scarperia, una quarantina di km a nord di Firenze: in origine la tenuta era una proprietà dei Medici, che nel 1427 incaricarono Michelozzo di trasformare la cascina di allora in una lussuosa villa, circondata di orti, giardini e un parco, affiancata da un oratorio. Pare che il nome della tenuta e della località derivasse dai tenui colori dell'intonaco, color panna. Nel tempo la tenuta venne usata per l'allevamento e l'agricoltura, fino all'acquisizione nel 1957 da parte di Sorgente Panna.
In collaborazione con:
Acqua Panna