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G20 Ambiente: impegno a raddoppiare il riciclo al 2030

Nel documento anche recupero 50% terreni degradati in 10 anni

Redazione ANSA ROMA

Raddoppiare la circolarità dei materiali al 2030, cioè il riciclo dei rifiuti e l'utilizzo di materiali riciclati. E' uno degli impegni presi ieri al G20 dei ministri dell'Ambiente a Napoli, nella giornata dedicata alla tutela di ecosistemi e biodiversità.

Nel documento finale approvato ieri, i 20 Grandi si impegnano al pieno utilizzo delle soluzioni basate sulla natura o degli approcci basati sull'ecosistema per affrontare la perdita di biodiversità, ripristinare i terreni degradati, prevenire, mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici. Fra gli impegni c'è anche recuperare al 2030 il 50% delle aree degradate.

I G20 hanno concordato di lavorare insieme sull'accesso all'acqua potabile e alle strutture igienico-sanitarie e sulla gestione transfrontaliera delle risorse idriche. Nel documento c'è l'impegno dei G20 ad attuare politiche marittime sostenibili, tra cui la designazione di Aree Speciali ed Aree ad emissione Controllata (ECA), e ad eliminare la pesca non sostenibile. I Venti sostengono accordi internazionali per la tutela della biodiversità marina al di là della giurisdizione nazionale, per la regolamentazione delle estrazioni minerarie sui fondali e per aree marine protette in Antartide. Sulla plastica in mare, è stata riconosciuta la necessità di intensificare la collaborazione con il settore privato e le organizzazioni internazionali per stimolare la progettazione di prodotti durevoli e riciclabili e accrescere l'educazione ambientale.

Sull'economia circolare i Venti puntano a rafforzare la cooperazione nell'innovazione e a raddoppiare la circolarità dei materiali entro il 2030.

Il documento finale della prima giornata ribadisce l'importanza dell'inclusione dei giovani nei processi decisionali legati alle questioni ambientali e della sensibilizzazione e formazione di ragazze e ragazzi nell'economia verde.

Infine i Venti hanno concordato di rafforzare gli investimenti nelle attività del capitale naturale, promuovere sinergie tra i flussi finanziari destinati al clima, alla biodiversità e agli ecosistemi e allineare gli investimenti verso lo sviluppo e la crescita sostenibili.

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