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Carceri: alla Camera legge per portare teatro tra detenuti

Carceri

Carceri: alla Camera legge per portare teatro tra detenuti

Venturini, riconoscimento per lavoro fatto da anni insieme

ROMA, 09 dicembre 2021, 12:23

Redazione ANSA

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(di Simonetta Dezi) Il teatro li rende liberi, liberi di sperimentare una nuova dimensione personale e sociale. Il teatro li libera là dove la loro condizione è ancora quella di reclusi.
    Chi tra i detenuti ha provato l'esperienza di calcare il palcoscenico, grazie ai percorsi di integrazione organizzati in vari istituti penitenziari italiani, parla spesso di una trasformazione, a volte addirittura di un radicale cambiamento.
    Perché oltre i cancelli del carcere c'è vita, la stessa che troviamo fuori e il teatro può contribuire a costruire il famoso ponte tra comunità penitenziaria e società esterna.
    La professoressa Valentina Venturini, docente di Storia del teatro all'Università Roma Tre, che da diversi anni lavora per portare la cultura teatrale all'interno del carcere, ci informa con grande entusiasmo che l'importanza della recitazione per i reclusi finalmente è arrivata in parlamento. Nel novembre scorso è infatti iniziato alla Camera dei i deputati l'esame della proposta di legge per la promozione e il sostegno delle attività teatrali negli istituti penitenziari. "E' un'iniziativa del deputato Raffaele Bruno - spiega Venturini - Tre sono i punti essenziali: la promozione e il sostegno delle attività teatrali nelle carceri anche nella prospettiva del reinserimento lavorativo, con valorizzazione delle conoscenze e competenze acquisite dai detenuti; l'individuazione o la creazione, negli istituti di pena che ne sono sprovvisti, di spazi dedicati al teatro; l'istituzione di un "fondo per la promozione e il sostegno delle attività teatrali negli istituti penitenziari".
    Secondo la professoressa sarebbe una conquista preziosa e un riconoscimento per un lavoro che ormai viene fatto da molti anni insieme ai detenuti. "Non a caso, - sottolinea - tra le proposte degli Stati Generali sull'esecuzione penale (2015), vi era quella di includere il teatro tra le attività istituzionalizzate negli istituti di pena, sollecitandone l'inserimento nella trama normativa dell'ordinamento penitenziario, anche in considerazione dei dati diffusi dal Dap che testimoniavano quanto positivamente le attività teatrali incidessero sul clima degli istituti (con una percentuale del 96%)". " I laboratori teatrali - prosegue la docente - sono presenti in tutto il territorio nazionale con una percentuale che supera il 50% degli istituti (che, ad oggi, sono 190). Nel 33% dei casi sono laboratori che vivono da più di 10 anni. I soggetti coinvolti sono nell'85% uomini e solo nel 7% donne, ma questo è un dato che semplicemente riflette la composizione della popolazione carceraria. Le esperienze teatrali riguardano per lo più i normali detenuti, mentre molto più rare sono quelle con reclusi nel circuito di alta sicurezza. Le attività teatrali sono condotte da educatori, volontari, insegnanti, talvolta dagli stessi detenuti riuniti in compagni".
    Sullo stretto legame tra teatro e processo di risocializzazione è intervenuto nei giorni scorsi anche Marco Ruotolo, Professore ordinario di Diritto Costituzionale all'Università Roma Tre Presidente della Commissione per l'innovazione del sistema penitenziario per il Ministero della Giustizia, partecipando alla tavola rotonda "Il teatro in carcere: tra buone prassi e iniziative legislative", organizzata nell'ambito del Festival Destini incrociati. Ruotolo ha invitato a "non considerare il teatro in carcere nella dimensione del mero intrattenimento, ma strumento che consente al detenuto di riappropriarsi della vita" e ha ricordato i dati nazionali dell'Istituto Superiore di Studi Penitenziari. "Sebbene non siano aggiornati - ha detto - risalgono a circa sette anni fa, i dati ci dicono che il tasso di recidiva, ossia la ricaduta nel reato di una persona già destinataria di condanna penale, è circa del 65% nella media italiana, ma scende al 6% per coloro che in carcere svolgono attività artistiche e culturali, in particolare teatrali".
   

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