Il primo conflitto "alle porte di
casa" vissuto dai giovani non fa tramontare l'appeal di una
carriera nelle forze armate o di polizia. Ad oggi 3 ragazzi su
10 ritengono le "divise" ancora una possibile opzione per
costruire il proprio domani. A segnalare questo dato è la quinta
edizione dell'annuale Osservatorio sulle professioni in divisa,
realizzato da Skuola.net in collaborazione con Nissolino Corsi,
grazie alla partecipazione di oltre 30mila studenti di scuole
medie, superiori e università.
Ovviamente un "effetto guerra" c'è, ma investe soprattutto i
meno determinati a sposare queste carriere, che invece avevano
visto una crescita di interesse generale soprattutto nel periodo
della pandemia. La contrazione da un anno all'altro, però,
riguarda maggiormente quelli che si dicono "abbastanza"
interessati, mentre è più contenuta in coloro che affermano di
essere "molto" ben disposti a provarci. Tra quanti ora come ora
escludono un futuro "in divisa", proprio 1 su 5 - grosso modo la
fetta che si è tirata fuori da un anno all'altro - mette in cima
alle motivazioni lo spettro dell'allargamento del conflitto e le
preoccupazioni per la stagione di instabilità internazionale di
fatto già aperta.
Ma la guerra, pur non conducendo a un totale dietrofront, sta in
parte modificando anche i piani di chi continua a crederci. Non
sempre, però, seguendo la linea di pensiero che potrebbe
sembrare più scontata. Infatti, le ragazze e i ragazzi che
mostrano apertura verso le carriere "in divisa" -
complessivamente il 29%, con il 17% (oltre la metà) che si dice
"fortemente" interessato - si dividono in quattro linee di
opinione equamente rappresentate: c'è chi si sente ancora più
motivato dallo scoppio del conflitto in Ucraina, chi invece sta
sentendo indebolito il proprio interesse, chi non si sente
minimamente toccato dall'attualità e chi sta ripensando al tipo
di ruolo o divisa da indossare. Tra questi ultimi, 3 su 5
tendono a "allontanarsi" dal fronte, sognando le Forze di
Polizia o ruoli meno operativi nelle Forze Armate; al contrario,
i restanti 2 su 5 si stanno orientando, a differenza di quanto
precedentemente immaginato, verso le Forze Armate e ruoli più
operativi.
A suffragare questo scenario, il tradizionale "borsino" -
elaborato dallo stesso Osservatorio di Skuola.net e Nissolino
Corsi - delle divise preferite dai ragazzi per una possibile
carriera. Rispetto all'edizione 2021, l'appeal di tutte le forze
armate è in lieve flessione. Tra le forze armate, l'esercito
conferma la prima posizione con il 16% dei voti (perdendo però
tre punti in 12 mesi). Discorso opposto per la polizia che,
oltre a ribadire la leadership tra le forze di polizia, con il
14% dei voti, cresce ulteriormente nelle quotazioni (un anno fa
era al 13%). Segno che le divise più orientate sugli "interni"
attualmente appaiono un approdo meno incerto. L'Osservatorio ha
chiesto infine un parere anche a 2.500 genitori. I quali, nella
maggior parte dei casi (46%), appoggerebbero la scelta del
figlio o della figlia di intraprendere una carriera del genere.
A cui si aggiunge un ulteriore 10% che sposerebbe la causa solo
se andasse a ricoprire ruoli a basso rischio.
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