"Le scuole sono e devono essere il
presidio di legalità, sono lo Stato sul territorio, sono le
nostre bandiere nel territorio. Sono contento che un'Università
così prestigiosa come la Luiss abbia posto, fra le proprie
attività, di portare i propri studenti dove c'è più bisogno di
testimoniare la presenza dello Stato. Lo Stato ha una funzione
di presenza, una funzione educativa, l'educazione alla legalità
è un elemento fondamentale per sedimentare, rilevare,
approfondire il concetto di legalità. La legalità è sentire lo
Stato come proprio, e su questo bisogna essere educati, su
questo bisogna fare dei progetti". Così il ministro
dell'Istruzione Patrizio Bianchi alla quarta edizione di
"Legalità e Merito nelle scuole", un progetto promosso dalla
Luiss Guido Carli per sensibilizzare la Next Generation al
valore del rispetto delle regole e della lotta alla corruzione,
continuando a investire in formazione e capitale umano. "Il
progetto che abbiamo condiviso è uno degli elementi che io vivo
con maggior senso di onore da parte di questo Ministero che mi
trovo a reggere. Su questo io penso che vi sia una
responsabilità che dobbiamo avere tutti insieme, io vorrei che
questo fosse un progetto pilota professoressa Severino,
Vicepresidente (Rpt: Vicepresidente) dell'Università in cui mi
onoro di aver insegnato. Un progetto pilota in cui voi avete
l'onere di determinare una metodologia che possa essere
utilizzata da tutte le Università del nostro Paese e di tutte le
scuole del nostro Paese. Il dovere dei pionieri è questo: non è
solo quello di fare una buona esperienza, ma di permettere anche
ad altri di fare le loro esperienze. Non si tratta semplicemente
di fare delle procedure, si tratta di fare delle esperienze e da
queste esperienze farne delle narrazioni, delle storie che
ognuno poi adatterà alla propria condizione".
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