(ANSA) - TORINO, 24 MAR - Un 'fuori programma' con un colpo
a sorpresa ha caratterizzato oggi in tribunale a Torino la
ripresa del processo Last Banner contro un gruppo di esponenti
ultrà accusati di un tentativo di estorsione ai danni della
Juventus.
Nel corso dell'interrogatorio di uno dei testimoni della
difesa il pubblico ministero ha mostrato una fotografia,
scattata da lei stessa alle 8:45 all'ingresso del Palazzo di
giustizia, in cui si vedeva l'uomo intrattenersi con l'imputato
Sergio Genre insieme ad altre due persone alla prospicente
stazione dei taxi: "L'ho fatto perché stava dichiarando di non
avere contatti con lui dal 2019", ha spiegato. L'avvocato
difensore si è detto "sconcertato" dal gesto del magistrato: "Se
è un servizio di monitoraggio - ha aggiunto - si sappia che
nuoce al processo e alla serenità di tutti".
Il presidente del tribunale, Roberto Arata, ha sottolineato
che la fotografia non è negli atti processuali e che "non
possiamo pronunciarci su ciò che accade fuori da questa aula".
In una pausa dell'udienza un altro avvocato difensore, Ennio
Galasso, ha commentato l'episodio con una battuta: "Mi fa venire
in mente quanto diceva il grande giurista Piero Calamandrei a
proposito dell'istinto venatorio dei pubblici ministeri".
(ANSA).
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