"Sostenere la filiera degli
esercizi commerciali di vicinato permettendo a queste attività
di rimanere aperte anche nei giorni festivi e prevedere la
totale chiusura delle scuole secondarie di secondo grado
favorendo la didattica a distanza (Dad) con interventi mirati":
è la proposta avanzata dal gruppo consiliare regionale della
Lega all'Assemblea legislativa dell'Umbria (dove è al governo
della Regione). "In questo periodo - affermano i consiglieri -
chi governa ha la necessità di inquadrare ogni decisione
nell'ottica di tutelare la salute dei cittadini, limitando gli
assembramenti e le possibili fonti di contagio, ma allo stesso
tempo salvaguardare il tessuto economico locale evitando
chiusure indiscriminate".
"È necessario un intervento della Giunta regionale -
sostengono gli esponenti del carroccio - per mitigare gli
effetti nefasti dell'ultimo Dpcm del Governo Conte, che ha
scosso fortemente la tenuta finanziaria di molte attività, non
solo di ristorazione, che rappresentano l'anima pulsante dei
piccoli territori. A tal proposito è necessario garantire una
boccata di ossigeno a quegli esercizi commerciali di vicinato,
che già troppo hanno sofferto in occasione del primo lockdown,
sostenendo le aperture anche nei giorni festivi a partire da
domenica 1 novembre, individuando anche una forma di sostegno
economico come già richiesto dalla Lega".
"Per quanto riguarda l'ambito scolastico - propone il gruppo
della Lega - la soluzione più appropriata alle attuali esigenze
di contenimento della pandemia, sia quella di applicare la
didattica a distanza per la totalità delle scuole secondarie di
secondo grado della regione. Reputiamo inadeguate le misure
intraprese dal Governo nazionale, che ha optato di ridurre solo
parzialmente la didattica in presenza per non ammettere il
fallimento delle misure del ministro Azzolina, che in otto mesi
non ha saputo fare altro che investire milioni di euro sui
banchi a rotelle e non sugli strumenti necessari ad un
potenziamento della Dad".
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