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Beauty & Fitness

Basta chiamarli profumi orientali, dunque sensuali e provocanti. La cancel culture arriva anche alle fragranze

Da Shalimar a Opium, la 'ruota' cambia e preferisce 'note di ambra'

null © Ansa
  • (di Agnese Ferrara)
  • 05 settembre 2021
  • 19:18

Attenzione quando definite le note di un profumo ‘orientali’ per dire che contengono note calde e sexy, provocanti. Potrebbe offendere i popoli che vivono nei paesi asiatici o che hanno le loro radici in questa parte del globo etichettandoli come più ammiccanti e provocanti. Gli stereotipi che associano l’oriente al sesso hanno fatto il loro tempo, anche se si parla di profumi? Sì e siamo di fronte a un cambiamento storico senza precedenti a cui il settore della profumeria partecipa. Così si fanno strada nuovi profumi che puntano alle emozioni personali.
“Ci vuole un vocabolario più inclusivo anche nel mondo ‘frivolo’ della bellezza. Il termine ‘orientale’ è eurocentrico e confondente e non ha nessun vero significato olfattivo”, dice Linda Levy, presidente della Fragrance Foundation che ha avviato una petizione fra i suoi associati per bandire il termine, ritenuto obsoleto, impreciso e razzista.
Anche Karen Umemoto, direttore dell’Asia American Studies Center dell’UCLA all’CBC News canadese spiega che ‘il termine ‘orientale’, abbinato ad alcune tipologie di fragranze presentate come le più sexy, si riferisce geograficamente all’Oriente rispetto all’Europa. Le culture europee hanno feticizzato e sessualizzato le persone e le culture asiatiche e il marketing dei profumi ha purtroppo spesso giocato su questa fantasia dannosa. La terminologia è oggi da ritenersi offensiva, accompagnata da stereotipi che hanno contribuito a creare fratture e incomprensioni e perfino violenze contro i popoli di origine asiatica” ha detto Umemoto. Il dibattito segue un trend intrapreso dal 2016 dal Governo degli Stati Uniti che ha eliminato la parola ‘orientale’ dalle occasioni ufficiali, come nelle ricerche accademiche e governative, sostituendola con un più politically correct ‘asioamericani’ (Asian American).

Raccoglie e rilancia la critica Michael Edward, guru del mondo delle fragranze, autore della ‘bibbia’ ‘Fragrances of the World’, la più grande guida al mondo dei profumi scritta nel lontano 1983. Edward è anche il padre della ‘ruota delle fragranze’. Progettata nel 2016, rappresenta una schematizzazione di tutte le nuance usate al mondo. Libro e ‘ruota’ includevano molte note olfattive sotto il cappello dei profumi ‘orientali’. Ebbene Edward ammette l’errore e cambia tutto: ha bandito la definizione incriminata dal suo database e dalla ‘ruota dei profumi’ sostituendo il termine oggetto di forti critiche con il più indicativo e preciso cappello ‘note di ambra’ , che include le nuance ‘soft ambra’, ‘ambra floreale’ e ‘ambra legnosa’ che erano in realtà i termini più corretti.
“Nel mondo delle fragranze c’è un sentimento crescente che la parola ‘orientale’ sia dispregiativa e obsoleta ma anche che le fragranze stanno subendo una importante rivoluzione concettuale e generazionale - ha scritto Edward in una nota stampa. - Mentre molti potrebbero ricordare la sensualità orientale evocata dalle fragranze storiche, come Opium e Shalimar, i più giovani spesso non sentono affatto tale associazione. Nel contesto della profumeria perciò tale termine non è mai stato ritenuto offensivo ma le percezioni cambiano così come i consumatori”.
I primi profumi di successo della famiglia degli ‘orientali’ furono, dall’inizio del Novecento, Habanita di Molinard e Shalimar di Guerlain, seguiti da Opium di YSL e Samsara di Guerlain, fragranze di grande impatto, molte ancora oggi rinomatissime. Chissà come avrebbe commentato il geniale profumiere francese Aimé Guerlain quando nel lontanissimo 1889 ideò la Piramide Olfattiva per descrivere le sue creazioni. La Piramide classifica le nuance secondo il grado di volatilità delle essenze impiegate secondo tre gruppi di ‘note’ : di testa, di cuore e di fondo. Le ‘orientali’ (dette in realtà ‘orientali o ambrate’) sono incluse nelle note di cuore, composte da accordi di patchouli, cannella e vaniglia. I profumieri ed i brand includono nella definizione molte più essenze come vaniglia, ambra grigia, sandalo, resine di piante dai dolci e diverse spezie.

  • (di Agnese Ferrara)
  • 05 settembre 2021
  • 19:18

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