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Maserati Tipo 61, 60 anni fa prima alla 1000 km Nürburgring

Maserati Tipo 61, 60 anni fa prima alla 1000 km Nürburgring

Radici racing del Tridente, ora guardano al futuro della MC20

ROMA, 31 maggio 2021, 15:37

Redazione ANSA

ANSACheck

Maserati Tipo 61, 60 anni fa prima alla 1000 km Nürburgring © ANSA/Maserati

Maserati Tipo 61, 60 anni fa prima alla 1000 km Nürburgring © ANSA/Maserati
Maserati Tipo 61, 60 anni fa prima alla 1000 km Nürburgring © ANSA/Maserati

Sono passati 60 anni dalla storica vittoria della Maserati Tipo 61, più nota come Birdcage per il caratteristico telaio formato da 200 tubi, alla 1.000 chilometri del Nürburgring. Per il Tridente si trattò di una epica doppietta, visto che nel 1960 Stirling Moss e Dan Gurney erano saliti sul gradino più alto del podio con la stessa vettura.
    Nell'edizione del 1961, che si corse il 28 maggio, la Maserati Tipo 61 bianco-blu (i colori della scuderia americana Camoradi) di Masten Gregory e Lloyd Casner tagliò vittoriosa il traguardo dopo una cavalcata di 7 ore 51 minuti 39 secondi e 200 centesimi. Maserati aveva iniziato a produrre nel marzo del 1959 la Tipo 60, che già a novembre divenne Tipo 61, per poter essere conforme ai regolamenti tecnici richiesti ai fini della partecipazione alla 24 Ore di Le Mans.
    La cilindrata del motore a quattro cilindri venne così portata a 2,9 ltri e la potenza passò a 250 Cv a 7000 giri al minuto. Per il resto, la vettura manteneva l'impostazione e le soluzioni già adottate per la Tipo 60. Il peso passava da 570 a 600 kg e la velocità massima saliva da 270 a 285 km/h.
    Fra le doti della Birdcage - particolarmente apprezzate per le gare di durata - vi erano i consumi proporzionalmente contenuti nonostante la grande potenza tanto che la Tipo 61 si avvantaggiava sulle rivali perché riusciva a ridurre il numero delle soste per il rifornimento.
    La Maserati Tipo 61 fu la più nota della serie di cinque modelli progettati da Giulio Alfieri, e apprezzata per il particolare telaio formato dal complesso reticolo di tubi (a gabbia d'uccello) che permetteva una costruzione più rigida, ma allo stesso tempo più leggero ed offrendo così il miglior rendimento in gara per un modello con motore anteriore e trazione posteriore.
    In soli tre anni di produzione, dal 1959 al 1961, la Tipo 60 e la Tipo 61 si imposero nel panorama internazionale delle competizioni, mostrando potenza e velocità che permisero di raggiungere una serie di straordinarie affermazioni.
    Una tradizione che in passato è stata trasferita nella MC12 (che riproponeva la livrea bianco e blu) proseguendo la tradizione vincente di Maserati. E che oggi, con l'inizio della sua nuova era della Casa di Modena , torna a programmare un futuro in ambito motorsport targato MC20.
   

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